FIRENZE – Per la prima volta nella sua storia, la Fondazione Palazzo Strozzi presenta un Consiglio di Amministrazione pienamente paritario: quattro donne e quattro uomini guideranno insieme una delle istituzioni culturali più dinamiche del panorama italiano. La riunione del nuovo CDA, tenutasi ieri, ha segnato l’elezione alla presidenza di Luigi De Siervo, avvocato e amministratore delegato della Lega Serie A, che succede a Giuseppe Morbidelli, alla guida della Fondazione negli ultimi sei anni.
Composto da figure rappresentative delle principali istituzioni pubbliche e private del territorio, il Consiglio vede la presenza di Giacomo Bei (Comune di Firenze), Leonardo Ferragamo (Regione Toscana), Francesca Astorri (Città Metropolitana di Firenze), Brunella Tarli (Camera di Commercio di Firenze), Maria Oliva Scaramuzzi (Fondazione CR Firenze), Jacopo Mazzei (Intesa Sanpaolo), Beatrice Niccolai (Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi) e Andy Bianchedi (Fondazione Hillary Merkus Recordati). Confermati inoltre i membri del Collegio dei Revisori: Lorenzo Parrini (presidente), Leonardo Focardi e Roberto Franceschi.
Una presidenza tra continuità e rilancio
L’arrivo di De Siervo segna una fase di continuità ma anche di potenziamento delle strategie di sviluppo culturale e istituzionale della Fondazione. “È per me un onore assumere la guida di un’istituzione capace di coniugare eccellenza artistica, impatto sul territorio e visione internazionale”, ha dichiarato il neo presidente. “Mi impegnerò a rafforzarne il ruolo come modello virtuoso di collaborazione pubblico-privata”.
Il Direttore Generale Arturo Galansino ha espresso riconoscenza per il lavoro svolto da Morbidelli, ricordando come la Fondazione abbia saputo affrontare momenti critici come la pandemia e realizzare mostre di grande impatto, tra cui Donatello, il Rinascimento e Anselm Kiefer. Angeli caduti. “L’arrivo di De Siervo rappresenta una scelta di continuità e rilancio”, ha affermato Galansino, sottolineando la solidità e l’autorevolezza che il nuovo presidente apporterà.
Un 2025 nel segno dell’arte e dell’innovazione
Nel frattempo, Palazzo Strozzi prosegue una programmazione che si distingue per equilibrio tra grandi nomi dell’arte contemporanea e riscoperta dei maestri storici. Fino al 21 luglio 2025, gli spazi del Piano Nobile ospitano Tracey Emin. Sex and Solitude, la più importante retrospettiva mai realizzata in Italia sull’artista britannica, che esplora le tensioni tra desiderio, dolore e memoria attraverso opere storiche e nuove installazioni.
Negli ambienti della Strozzina, la collettiva Time for Women! (fino al 30 agosto) celebra i vent’anni del Max Mara Art Prize for Women, con nove artiste internazionali selezionate dalla Collezione Maramotti.
Il 29 maggio sarà inaugurato il Project Space, nuovo ambiente espositivo dedicato alla sperimentazione e all’arte emergente, con the hollow men di Giulia Cenci, un progetto site-specific ispirato all’omonima poesia di T. S. Eliot. La mostra, tra sculture, disegni e installazioni, riflette sulle ambiguità della condizione umana e segna un’importante apertura verso la produzione contemporanea.
Il calendario si chiuderà con un evento atteso da decenni: la grande mostra su Beato Angelico, in programma dal 26 settembre 2025 al 26 gennaio 2026, in collaborazione con il Museo di San Marco. Curata da Carl Brandon Strehlke, la mostra ripercorrerà l’evoluzione dell’arte angelichiana attraverso confronti con artisti come Masaccio, Filippo Lippi, Ghiberti e Luca della Robbia, articolandosi tra Palazzo Strozzi e il convento domenicano fiorentino.








