ROMA – È stato, come ormai consuetudine, il Presidente Lamberto Dini, ex-Primo ministro italiano e oggi tra i Consiglieri internazionali del Comitato di selezione della Japan Art Association, ad annunciare in una conferenza a Roma, i vincitori della 33ª edizione del Praemium Imperiale.
Ad aggiudicarsi il premio per la pittura è stato Giulio Paolini. Tra i vincitori anche Ai Weiwei per la scultura, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa dello studio SANAA per l’architettura, Krystian Zimerman per la musica e Wim Wenders per il teatro/cinema.
Gli artisti, premiati per l’alto valore universale della loro attività, verranno insigniti del prestigioso riconoscimento, istituito nel 1988 dalla Japan Art Association ed equiparabile al Premio Nobel per le scienze e la letteratura, il prossimo 19 ottobre a Tokyo. A consegnare il Premio, consistente in 15 milioni di yen (circa 105.000 euro), un diploma e una medaglia, sarà il Principe Hitachi, Patrono onorario della Japan Art Associaton.
Tra gli artisti internazionali già insigniti in passato del premio si ricordano tra gli altri Louise Bourgeois, Daniel Buren, Christo, Jasper Johns, Ilya e Emilia Kabakov, Anish Kapoor, William Kentridge, Anselm Kiefer, Bruce Nauman, Sigmar Polke, Robert Rauschenberg, Gerhard Richter, George Segal, Richard Serra, Antoni Tàpies, Cy Twombly e Bill Viola. Tra gli artisti italiani che l’hanno conseguito in passato: Enrico Castellani, Mario Merz, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Arnaldo Pomodoro.
Giulio Paolini
Il Presidente Dini si è detto particolarmente lieto che Giulio Paolini “riceva anche questo importante riconoscimento”, avendo il Comitato “proposto la sua nomina al Praemium Imperiale con continuità nel corso degli anni”. Il Maestro è considerato “uno dei più grandi artisti italiani viventi, le cui opere sono state esposte nei Musei di tutto il mondo”.
Nato a Genova nel 1940, Paolini ha trascorso gran parte della sua vita a Torino, rivelando sin dall’infanzia un’innato talento artistico, tanto da aggiudicarsi a soli otto anni il primo premio in un concorso nazionale di disegno infantile. Il Maestro riceverà il Praemium Imperiale per la pittura, tuttavia le sue opere si caratterizzano per l’utilizzo di diversi linguaggi che spaziano dalla pittura alla scultura, dal disegno alla fotografia fino alla scenografia in ambito teatrale e operistico.
Ai Weiwei
L’artista cinese Ai Weiwei (Pechino, 1957) è il vincitore per la categoria scultura. Artista multidisciplinare, si è da sempre contraddistinto per le sue opere d’arte, che riflettono questioni politiche e sociali di grande attualità.
Figlio di poeti esiliati, a proposito dell’impatto che le prime esperienze di ingiustizia hanno avuto sulla sua opera, l’artista afferma “Ho imparato molto dai miei genitori, su come essere un artista o un poeta, ho imparato a mantenere questo tipo di sguardo innocente sul mondo, a usare un giudizio morale molto chiaro su cosa è giusto e cosa è sbagliato, e anche ad apprezzare la vita”. Arrestato e detenuto dal governo cinese nel 2011, per una serie di attività che mettevano in discussione il punto di vista dell’establishment, l’artista dissidente vive dal 2015 in Europa, continuando ad essere uno dei più attivi difensori dei diritti umani.
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa dello studio giapponese SANAA si sono aggiudicati il premio per l’architettura. Sofisticato, leggero, preciso ed estroverso è il loro stile che caratterizza un’”architettura priva di gerarchie, capace di integrarsi nell’ambiente circostante e che consenta alle persone di stabilire connessioni in uno spazio condiviso”.
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa nel loro ufficio, 2022
© The Japan Art Association / The Sankei Shimbun
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa discutono con alcuni giovani collaboratori davanti a un modello nel loro studio, 2022
© The Japan Art Association / The Sankei Shimbun
Ai due architetti sono stati commissionati un numero enorme di progetti all’estero, tra i quali il New Museum of Contemporary Art (New York, 2007), il ROLEX Learning Center (Svizzera, 2009), il Louvre-Lens, un museo legato al Louvre nel Nord della Francia (2012) e il Nuovo Campus Urbano dell’Università Bocconi (Milano, 2020), solo per citarne alcuni.
Krystian Zimerman
Un prodigioso talento precoce quello di Krystian Zimerman (Polonia, 1956), considerato uno dei più raffinati pianisti del nostro tempo, “famoso per la sua originalità espressiva che, combinata a chiarezza e precisione, porta a nuove vette le possibilità dell’esecuzione pianistica”. Zimerman inizia a suonare il piano a cinque anni, a 18 si aggiudica il Concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin, mentre a 19 anni debutta con a sua prima incisione con la prestigiosa etichetta discografica Deutsche Grammophon.
La sua carriera è costellata di collaborazioni con i più grandi direttori d’orchestra, tra i quali Herbert von Karajan, Leonard Bernstein e Seiji Ozawa. Ha inoltre suonato in tutte le città più importanti, collaborando con 139 diversi direttori d’orchestra. “Se ami davvero la musica – afferma il grande musicista – accadrà qualcosa di unico, che rivelerà la tua anima. Potresti non ricevere il primo premio in una competizione musicale o una recensione positiva, ma abbi fiducia che la tua intuizione è giusta”.
Wim Wenders
Il regista, ma anche produttore, fotografo e autore, non ha bisogno di molte presentazioni, essendo oggi considerato tra i maggiori rappresentati del cinema contemporaneo.
Wim Wenders Foto: Beata Siewicz
Con Tadao Ando e Koji Yakusho alla conferenza stampa del progetto artistico The TokyoToilet, 2022 © The Japan Art Association / The Sankei Shimbun
Wenders ha lavorato in Europa, negli Stati Uniti nell’America Latina e in Asia, ricevendo moltissimi premi nei festival di tutto il mondo, tra i quali la Palma d’Oro e il British Film Academy Award per Paris, Texas (1984), il premio per la Miglior Regia a Cannes per Il cielo sopra Berlino (1987), il Leone d’Oro a Venezia per Lo stato delle cose (1982), l’Orso d’Argento per The Million Dollar Hotel (2000) al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. I suoi film documentari Buena Vista Social Club (1999), PINA (2011) e Il sale della terra (2014) hanno tutti ricevuto la nomination ai Premi Oscar.
Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2022 per Giovani Artisti
Oltre a conferire il Praemium Imperiale in cinque diverse categorie, dal 1997 la Japan Art Association assegna anche una Borsa annuale a un gruppo o a una istituzione che promuova la partecipazione dei giovani all’arte. Per il 2022 il premio, consistente in un diploma e un contributo di 5 milioni di yen (circa 35.000 euro), è stato assegnato alla Kronberg Academy Foundation (Germania).
La selezione, a rotazione tra i vari Consiglieri internazionali, quest’anno è stata fatta dal Consigliere tedesco, il Prof. Klaus-Dieter Lehmann. L’annuncio e il conferimento della Borsa hanno avuto luogo il 15 settembre a Berlino, nella residenza dell’Ambasciatore del Giappone in Germania.
Hillary Clinton nuovo Consigliere internazionale del Praemium Imperiale
La Japan Art Association ha nominato l’ex-Segretario di Stato americano Hillary Rodham Clinton Consigliere internazionale del Praemium Imperiale. A partire dal mese di settembre 2022 presiederà il Comitato per gli Stati Uniti che propone le proprie candidature al Praemium Imperiale.
Hillary Clinton prenderà il posto di Caroline-Kennedy, ex-Ambasciatrice americana in Giappone, la quale, Consigliere internazionale dal 2018, si è dimessa nel 2021, prima della sua nomina ad Ambasciatrice americana in Australia.
Attualmente sono Consiglieri internazionali: Lamberto Dini (ex-Primo Ministro italiano), Lord Christopher Patten di Barnes (Rettore dell’Università di Oxford), Prof. Klaus-Dieter Lehmann (ex-Presidente del Goethe-Institut) e Jean-Pierre Raffarin (ex-Primo Ministro francese).