ROMA – Dopo un accurato restauro e l’allestimento di un nuovo percorso multimediale, venerdì 5 aprile, riaprono al pubblico il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia.
Un tuffo nel passato
Scendendo le scale che conducono ai sotterranei del Casino Nobile, si varca una soglia invisibile che separa la luce e la bellezza del piano superiore dall’oscurità e dalla sensazione di costrizione che pervadono gli ambienti ipogei. Il percorso di visita, curato da Federica Pirani e Annapaola Agati, si snoda in tre sezioni, ciascuna delle quali offre una chiave di lettura diversa di questo luogo di memoria.
La vita di Mussolini a Villa Torlonia
La prima sezione del percorso è dedicata alla vita del Duce e della sua famiglia nella villa. Attraverso foto d’epoca, filmati e collage fotografici, si ripercorrono i momenti salienti della loro quotidianità: feste, cerimonie ufficiali, momenti di svago. Ma sullo sfondo di questa apparente serenità, aleggia già la minaccia della guerra che porterà alla costruzione dei rifugi antiaerei. Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo.
La vita nei rifugi e la città bombardata
Il visitatore si trova catapultato all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. Proiezioni immersive e suoni realistici ricreano l’atmosfera di terrore e di speranza che si viveva in quei momenti concitati. Le immagini di Roma distrutta dai bombardamenti alleati, proiettate sul pavimento, presentano una visione straziante della città ferita.
Il Bunker
L’ultima tappa del percorso conduce al Bunker vero e proprio, situato a sei metri di profondità. Una struttura imponente e massiccia, realizzata in cemento armato. Una simulazione di incursione aerea, con tanto di sirene, aerei in avvicinamento e vibrazioni del terreno, rende ancora più tangibile la drammaticità di quei giorni.
Villa Torlonia: cenni storici
Villa Torlonia fu la residenza romana di Benito Mussolini e della sua famiglia tra il 1929 e il 1943. Con l’entrata in guerra dell’Italia, a partire dal 1940, per proteggersi dai bombardamenti aerei, il Duce fece realizzare tre rifugi sotterranei sotto il Casino Nobile.
Il primo rifugio fu ricavato da una vecchia cantina vicino al Teatro. Successivamente, si decise di costruire due strutture più resistenti.
Il Rifugio antiaereo, realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo, era rinforzato con cemento armato e dotato di porte antigas e di un sistema di ricambio dell’aria.
Il Bunker, la cui costruzione iniziò nel 1942 e rimase incompiuta, si trova sotto il piazzale antistante il Casino Nobile a 6 metri di profondità. Ha una struttura a forma di croce con gallerie corazzate. I lavori al Bunker si interruppero nel 1943 con la destituzione di Mussolini. Mancavano ancora le porte a tenuta stagna, le macchine per l’areazione forzata e i bagni.
Vademecum
Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il Rifugio e il Bunker saranno aperti da venerdì 5 aprile con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno).
Info e prenotazioni: 060608 (dalle 9.00 alle 19.00); www.museivillatorlonia.it e www.museiincomuneroma.it oppure direttamente presso le biglietterie del Casino Nobile, della Serra Moresca e di Technotown. Ingresso ridotto con la MIC card e con Roma Pass.