MILANO – Il Surrealismo non è stato solo uno stile, un movimento artistico, quanto piuttosto un atteggiamento, un modo alternativo di essere e di concepire il mondo.
La dimensione di surrealtà
Era il primo dicembre 1924 quando a Parigi il poeta André Breton pubblicava la sua raccolta di prose “Poisson Soluble”, la cui introduzione sarebbe diventata il Primo Manifesto del Surrealismo.

Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Al centro della ricerca della più onirica delle avanguardie del XX secolo, c’è l’esplorazione della psiche umana oltre i limiti imposti dalla ragione, l’espansione della realtà oltre i suoi confini fisici, “per attingere a una dimensione più piena dell’esistenza che definirono surrealtà”.
La mostra milanese
A raccontare l’essenza della poetica surrealista e la sua nuova “visone” del mondo e della realtà, è la mostra appena inaugurata al Mudec di Milano, dal titolo Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen.
Realizzata in collaborazione con il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e curata dalla storica dell’arte Els Hoek, curatrice dello stesso Museo, con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, l’esposizione presenta 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, suddivise in sei sezioni.
La selezione di capolavori esposti racconta al pubblico quali fossero le premesse motivazionali dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o pratiche simili a giochi, gli artisti tentarono di escludere la sfera della razionalità, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.
Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o un oggetto iconico, che parla al visitatore evocando il tema della sezione, e da una citazione, che racconta come il surrealismo fu anche manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo incantato su una realtà ‘altra’.
L’interesse per le culture non occidentali
La scelta di curare una mostra per il Mudec ha portato a una selezione della collezione, con un focus particolare sull’interesse dei surrealisti per le culture native.
“Il Mudec – ha spiegato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – prosegue nel lavoro di tessitura che collega la creatività moderna e contemporanea alle diverse culture del mondo Il particolare taglio curatoriale della mostra connette infatti un movimento artistico, capace di conquistare artisti che hanno contribuito a scrivere la storia dell’arte italiana ed europea, alla creatività di popoli lontani nello spazio e nel tempo, andando all’origine della ‘necessità dell’arte’, che è diversa ma simile in ogni luogo e in ogni epoca”.

I contenuti multimediali
La mostra fornisceal pubblico una visione a 360 gradi dell’universo surrealista, proponendo opere di artisti famosi ma anche meno conosciuti, pubblicazioni e documenti storici e una parte multimediale.
Le sezioni della mostra sono, infatti, arricchite da un affascinante apparato multimediale che ne completa il racconto.
Nelle sale, inoltre, vengono proiettati spezzoni di film d’epoca che hanno rivisitato la poetica surrealista, contribuendo a formare nella società un nuovo modo di approcciarsi alla realtà: da capolavori come Entr’acte (1924), cortometraggio di Rene Clair, a Spellbound di Alfred Hitchcock, del 1945.
La mostra sarà visitabile 30 luglio 2023.
Vademecum
Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen
MUDEC -Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano
Dal 22 marzo al 30 luglio 2023
Orari
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
Biglietti
Intero 16,00 €
Ridotto 14,00 €
Info e prenotazioni
+39 02 54917