MILANO – Il settore culturale italiano ha registrato una crescita significativa nel 2023, con un aumento del 16% dei visitatori e del 27% delle entrate per musei, monumenti e aree archeologiche rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Anche i teatri hanno visto un incremento, con un +6% degli spettatori e un +5% delle entrate.
Queste sono alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Il digitale per una Cultura inclusiva”.
Eleonora Lorenzini, Direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura, ha sottolineato come questi numeri certificano la ripresa del settore. 2Se le misure di revisione dei prezzi hanno allineato l’offerta italiana ai livelli tariffari dei grandi competitor europei, queste hanno anche portato diverse associazioni di consumatori a chiedere maggiore attenzione all’accessibilità economica del settore, che peraltro trova riscontro nelle politiche di prezzo agevolate applicate dalla maggior parte delle istituzioni per particolari categorie di utenti”.
Innovazione digitale e accessibilità
Un tema centrale è sicuramente l’innovazione digitale per l’accessibilità. Nonostante il 44% dei musei e il 31% dei teatri italiani presentino ancora barriere architettoniche, molte istituzioni si stanno impegnando per favorire l’inclusione delle persone con disabilità fisiche e intellettive. Il 56% dei musei si concentra sugli aspetti linguistici, mentre una stessa percentuale di teatri lavora per rendere l’offerta più accessibile economicamente.
Michela Arnaboldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, ha evidenziato come il digitale e la tecnologia possano favorire l’accessibilità, citando esempi come le repliche 3D e gli schermi touch interattivi. Nei teatri, l’uso di smart glass consente la fruizione dello spettacolo anche a visitatori non udenti o di lingue diverse.
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Digitalizzazione e strategia dei dati
Il digitale è un volano di innovazione per molte istituzioni culturali: il 54% dei musei ha investito in servizi di supporto alla visita e di catalogazione e digitalizzazione della collezione. Tuttavia, il 68% delle istituzioni non ha ancora una chiara strategia per la digitalizzazione.
La biglietteria online ha visto un potenziamento durante la pandemia, ma la distribuzione indiretta su canali digitali rimane poco valorizzata. Solo l’1% delle vendite dei musei deriva da intermediari come le Online Travel Agency (OTA) e il 6% dai siti dei concessionari. Nei teatri, questi valori sono rispettivamente del 2% e del 20%.
I dati provenienti dalla biglietteria online sono utilizzati dai teatri per migliorare la gestione operativa (57%) e per rivedere il palinsesto degli spettacoli (39%).
Intelligenza artificiale e nuove tecnologie
L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando uno strumento sempre più diffuso. Il 14% dei musei, monumenti e aree archeologiche utilizza l’AI per creare contenuti per newsletter e social media. Alcuni musei utilizzano chatbot per migliorare l’interazione con i visitatori, e tecnologie più complesse supportano attività curatoriali e di restauro.
Le soluzioni di realtà aumentata, virtuale e mista sono offerte dal 29% dei musei per migliorare l’esperienza di visita. Deborah Agostino, Direttrice dell’Osservatorio, ha affermato che queste tecnologie permettono di generare un maggiore coinvolgimento e comprensione dei contenuti, rendendo l’offerta culturale più inclusiva.