FIRENZE – Firenze, culla del Rinascimento, si apre sempre più ai nuovi linguaggi e diventa anche una fucina di progetti e idee legati al mondo della street art.
L’amministrazione comunale così come i privati, si stanno mettendo in gioco per dare nuovo valore a questa forma d’arte alternativa, in grande espansione. Nasce in questo contesto Street Arch, manifestazione che vede protagonisti alcuni principali studi di architettura della città di Firenze di vestire per circa due mesi i panni degli street artist e sfidare i propri colleghi a colpi di graffiti.

L’iniziativa di TaniniHome
L’iniziativa, ideata da TaniniHome, storico marchio fiorentino dell’arredo di interni, insieme all’agenzia Towant è stata lanciata a livello locale lo scorso dicembre e ora è giunta al giro di boa: due i lavori già realizzati, due ancora da realizzare.
Gli ingredienti sono semplici. Una parete in concessione. Un set di bombolette spray ciascuno. Rulli, pennelli, vetrofanie. Quattro writer fiorentini di primissimo piano come guida e dieci giorni di tempo per immaginare e realizzare il proprio murales.
“Con questo progetto – spiega Azzurra Tanini, titolare di TaniniHome – abbiamo voluto mettere in comunicazione diretta due mondi tanto distanti quanto complementari: quello degli architetti e quello degli street artist. Entrambi sono protagonisti delle nostre città e contribuiscono, ciascuno attraverso il proprio linguaggio, al miglioramento del decoro urbano, della fruibilità e del fascino dei luoghi dell’abitare. Questa volta però gli architetti dovranno uscire dalla propria comfort zone per misurarsi con gli strumenti dei writer. I primi risultati sono sorprendenti e si inseriscono perfettamente in un contesto, quello di Firenze, che negli ultimi anni ha sviluppato una vera e propria passione per la street art”.

Il contest
Sono quattro gli studi partecipanti, a ognuno è stato assegnato un writer professionista che svolgerà il ruolo di coordinamento grafico, supporto artistico e tecnico, insegnando ai componenti del team alcuni segreti del mestiere. Insieme definiranno il progetto e imposteranno il lavoro di realizzazione.
Tutti gli studi lavoreranno sulla stessa parete che sarà ripulita al termine del periodo di “vita” di ciascuna opera, per lasciare il posto a quella successiva.
Una giuria specializzata si occuperà di valutare ciascun progetto e individuare il vincitore, che disegnerà nuovamente la propria opera che rimarrà parte integrante dello showroom
La giuria è così composta:
• A Pick Gallery, galleria d’arte di Torino
• Firenze Urban Lifestyle, magazine di architettura, design e cultura
• Gold Agency, agenzia di comunicazione multimediale
I team
• Studio Q-bic – Luchadora
• Eutropia Architettura – Mr.G.
• Genius Loci Architettura – Mono_graff
• B-Arch – Urto Urto
Dallo scorso dicembre la piazzetta pubblica all’interno dello spazio Tanini Home ha ospitato i primi due lavori dei team di architetti e writer, il secondo dei quali rimarrà visibile fino a maggio.
Le opere
Game Changer by Luchadora e studio Q-Bic
Il primo dei lavori del contest, ideato e realizzato dai titolari dello studio di architettura Q-Bic, Luca e Marco Baldini, sotto la guida della writer fiorentina Luchadora, ha l’ambizione di soffiare la vita all’interno di un edificio per sua natura inanimato.
Gli autori hanno infatti scelto di dotare lo spazio di occhi, mani, naso e soprattutto bocca, giocando sulla disposizione delle porte a finestra e, di fatto, rendendo l’edificio un mostro animato in grado di inghiottire letteralmente e figurativamente le persone che gli ruotano attorno.
“In questo modo – spiegano gli autori – lo spazio, il disegno e le persone diventano una cosa unica”.
50144 by Mono.Graff e studio Genius Loci
Il secondo lavoro, attualmente visibile nello spazio TaniniHome, è invece un omaggio alla Firenze delle periferie. Il titolo rappresenta il cap del quartiere nel quale si trova il disegno, Novoli, appoggiato alla cintura esterna che circonda il centro storico di Firenze.
Con questo lavoro, Filippo Bonini, architetto dello studio Genius Loci, e Tommaso Mannucci, in arte Mono.Graff, hanno voluto accendere un riflettore sulla nuova anima del capoluogo toscano, i quartieri periferici, con i palazzi che brulicano di vita e persone, mentre il centro storico prosegue nel suo processo di svuotamento a beneficio di servizi e attività disegnate su misura dei turisti.
“La nostra città sta diventando una bomboniera – sottolineano gli autori – una cartolina piena di monumenti ma vuota di persone. Ma è nei palazzi ritratti in 50144 che le famiglie si riconoscono davvero”.