FIRENZE – Fino al prossimo 26 gennaio 2022, il Museo di Palazzo Medici Riccardi ospita “Il Fiorentino. Il Gran Diamante di Toscana”, una mostra a cura di Carlo Francini, dedicata a uno dei più preziosi e rari gioielli dei Medici, oggi perduto, noto anche come “Il Fiorentino”.
Il “Gran Diamante” o “Blocchetto di luce”
“Il Fiorentino”, diamante di dimensioni eccezionali e di color giallo citrino era, nel XVII secolo, la seconda gemma al mondo, dopo quella appartenente all’imperatore Moghul. Acquistato nel 1601 da Ferdinando I de’ Medici, che lo comprò dal portoghese don Ludovico Castro, conte di Montesanto, fu affidato ancora grezzo al tagliatore Pompeo Studendoli, artigiano veneziano residente a Firenze, che lo lavorò per un lungo periodo, fino al 1615. Il risultato fu uno splendido gioiello a forma di mandorla, con taglio a doppia rosa di nove lati e 127 faccette, che venne poi inserito entro una montatura a pendente altrettanto sfarzosa. Un manufatto prezioso, icona di lusso e di potere, che rimase nelle mani dei Medici fino al passaggio della Toscana ai Lorena, quando venne portato a Vienna, dove risulta fino ai primi del Novecento. Nel 1918, con il crollo dell’impero asburgico, i gioielli della corona d’Austria presero la via dell’esilio, in Svizzera: con loro partì anche il “Fiorentino” e, da allora, della “più stupenda cosa che sia in Europa”, come era stato definito dal cardinale del Monte, si sono perse le tracce.

«Il ‘Gran Diamante’ o ‘Blocchetto di luce’, come è stato definito – spiega Letizia Perini, Consigliera della Città Metropolitana delegata alla Cultura – non solo è un esemplare di bellezza preziosa, che emana attrazione e si lascia ammirare. La rappresentazione che offriamo con la mostra in Palazzo Medici Riccardi ne ricostruire l’avventura: il percorso che lo fa essere presente lungo le strade e i percorsi della Storia. L’allestimento che è stato curato per esporre ‘Il Fiorentino’ punta a far dire qualcosa a questo testimone muto ma efficace da Lisbona a Firenze a Vienna. Dobbiamo gratitudine al Maestro Paolo Penko per la ricostruzione di quel gioiello di raro splendore, sparito in circostanze misteriose, e che ora possiamo in qualche modo ammirare».
Un piccola preziosa esposizione
La mostra nasce in occasione del restauro appena concluso di uno dei ritratti medicei che trovano posto nelle sale del museo, di proprietà delle Gallerie degli Uffizi: si tratta dell’effigie di Cosimo II Medici, dipinto da Domenico e Valore Casini a figura intera, in veste di damasco dorato e manto d’ermellino, scettro e corona granducale (inv. 3197-1890).
Il restauro, eseguito da Rossella Lari, ha restituito alla tela le vivaci cromìe originarie e ha conferito all’opera, offuscata da depositi e vernici alterate, la luminosità e il tono celebrativo che la caratterizzavano; esso si inserisce nell’ambito degli interventi di restauro su tutta la serie dei ritratti medicei presenti in palazzo, promossi dalla Città Metropolitana in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi.
La presentazione del dipinto restaurato trova il suo compimento nell’anniversario della morte del Granduca Cosimo II (1621-2021), che aveva omaggiato la sua consorte Maria Magdalena von Hasburg, più nota come Maria Maddalena d’Austria, proprio del Diamante fiorentino: il gioiello compare infatti come ornamento d’eccezione nell’acconciatura dell’Archiduchessa in alcuni suoi celebri ritratti, fra cui quello di Giusto Suttermans, ultimato nel 1623, e quello dipinto in ambito fiorentino qualche anno prima, probabilmente dagli stessi Domenico e Valore Casini, entrambi di proprietà delle Gallerie fiorentine. Quest’ultimo, riprodotto eccezionalmente in mostra, offre pertanto l’occasione di ammirare l’elegantissima ghirlanda posta sul capo di Maria Maddalena, ornata dal diamante nella sua altrettanto preziosa montatura, che negli inventari sarà descritta come “un sottile serpente tutto tempestato di piccoli Diamanti, il quale colle sue branche sostiene per aria il detto Diamante”.
Incisione del XVII secolo custodita presso la Biblioteca Marucelliana
Copia de “Il Marzocco” del 26 agosto 1923 custodita nel Gabinetto G.P. Viesseux di Firenze
«Con questa piccola e preziosa esposizione sul “Gran Diamante di Toscana”, ben incastonata nel percorso del museo – afferma Valentina Zucchi, responsabile scientifico del museo per MUS.E – condividiamo con il pubblico un affascinante capitolo della storia medicea, che prende avvio dal ritratto del Granduca Cosimo II, appena restaurato, per presentare rilevanti documenti archivistici e testimonianze iconografiche fino alla replica contemporanea del gioiello, eccellenza dell’artigianato artistico. Una mostra davvero splendente».
In mostra, oltre alla riproduzione del gioiello mediceo, realizzata in zirconia cubica dalla bottega artigiana orafa di Paolo Penko, sono presentate anche altre testimonianze documentarie tra disegni, inventari medicei e documenti d’archivio vari, per ricostruire la storia e le vicende, ma anche l’aspetto e le caratteristiche di una delle pietre più celebri al mondo, di cui si sono perse le tracce all’inizio del XX secolo.
«Quello che mi preme di più come responsabile dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con UNESCO – dichiara Carlo Francini, curatore della mostra – è valorizzare l’attività artigianale di altissimo livello portata avanti da Paolo Penko, in rappresentanza di tutto il mondo dell’artigianato artistico, e mostrare come questa grande sapienza artigiana collimi costantemente con la storia. Abbiamo ricostruito il diamante scomparso con un atteggiamento di archeologia sperimentale, servendoci delle fonti in nostro possesso, e lo abbiamo reinserito nel suo contesto storico originario, insieme ai documenti che lo menzionano e i protagonisti di questa storia, i Medici, in particolare Cosimo II, di cui nel 2021 si ricorda anche il centenario della morte».
Vademecum
“Il Fiorentino. Il Gran Diamante di Toscana”
Firenze, Museo di Palazzo Medici Riccardi
26 novembre 2021 – 26 gennaio 2022
Orari
Museo di Palazzo Medici Riccardi: tutti i giorni h.9.00-19.00, mercoledì chiuso. Ultimo ingresso alle h. 18.00
Biglietti
Il biglietto è comprensivo della visita al museo di Palazzo Medici Riccardi e delle sue mostre.
Intero € 7,00 Ridotto € 4,00 Riduzioni: 18-25 anni; studenti universitari.
Ingresso gratuito: 0-17 anni; guide turistiche abilitate; giornalisti accreditati; disabili e loro accompagnatori; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM.
Per tutti i soci Unicoop Firenze è attiva la riduzione 2×1, che consente di accedere alla mostra e all’intero palazzo in due persone con il costo di un solo biglietto.