BOLOGNA – Sessantotto lavori in esposizione nella Sala delle Ciminiere al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (dipinti a olio, acrilici, acquerelli, disegni e una scultura monumentale) ripercorrono la vicenda creativa di Sean Scully (Dublino, 1945), artista tra i massimi esponenti della pittura contemporanea, in una ampia retrospettiva dal titolo A Wound in a Dance with Love.
Curata da Lorenzo Balbi con main partner la Kerlin Gallery di Dublino, la mostra bolognese è basata sulla precedente Sean Scully: Passenger – A Retrospective, curata da Dávid Fehér e organizzata dal Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest (14 ottobre 2020 – 30 maggio 2021), successivamente ospitata al Benaki Museum di Atene.
Scully torna protagonista a Bologna dopo 26 anni: nel 1996 fu proprio la Galleria d’Arte Moderna, da cui discende il MAMbo, a dedicargli una mostra nella sede di Villa delle Rose.
Una pratica artistica coerente ma in costante mutamento
Nell’arte di Scully confluiscono in eguale misura tanto un’estesa conoscenza delle opere di maestri antichi e contemporanei quanto una singolare sensibilità nel trarre suggestioni visive ed emozionali da dati di realtà.
Dalle prime sperimentazioni figurative degli anni ’60 e le opere minimaliste degli anni ’70 fino al lavoro attuale, A Wound in a Dance with Love documenta i più importanti sviluppi di una pratica sempre coerente con i propri presupposti eppure capace di variare significativamente nel corso del tempo, in relazione a esperienze emotive ed evoluzioni esistenziali come ad affetti e lutti.
Il percorso espositivo apre con due monumentali dipinti su alluminio, What Makes Us Too (2017) e Uninsideout (2018 – 2020) nei quali si riuniscono diversi elementi ricorrenti nelle opere di Scully: la tripartizione, l’inserimento di “insets”, l’impiego di strisce contrapposto a schemi ortogonali ed elementi monocromi, l’alternanza tra aree colorate ed altre in bianco e nero.
Nella Sala delle Ciminiere trova ideale collocazione Opulent Ascension(2019), scultura allestita in precedenza nella chiesa di San Giorgio Maggiore, in occasione della 58° Biennale Arte di Venezia.
“Ho realizzato Opulent Ascension in Feltro. – Aveva spiegato lo stesso artista nel 2020 – Feltro: un materiale che per esistere viene PRESSATO, e non tessuto a partire da una linea. MERET Oppenheim ha preso una tazza e un piattino e li ha foderati di pelliccia animale, rendendoli così inutilizzabili. Erano dunque diventati Arte? Una tazza e un piattino foderati di pelliccia devono essere un’opera d’Arte, perché sono strani, e perché io ci rifletto, da decenni. Può la pelle di qualcosa, di qualsiasi essere, di qualsiasi oggetto, essere così preponderante da definire ciò che esso è? Tanto che tutto quanto sta all’interno diventa subordinato a ciò che sta fuori. Amo questa domanda. Perché non potrò mai darle risposta”.
Presenti diverse opere di ispirazione paesaggistica della serie Landline, tra le quali spiccano quelle, vivaci e allegre, dedicate al secondo figlio Oisín: Oisín Green (2016) e Oisín Sea Green (2016), oltre al trittico Arles Nacht Vincent (2015), omaggio a Vincent van Gogh, e, sul fondo, Black Square (2020), ispirato a Kazimir Malevič.
Infine, i dipinti della serie Madonna, eseguiti tra il 2018 e il 2019, che raffigurano la moglie e il figlio dell’artista intenti a giocare con la sabbia, riportando in luce un tema da sempre caro a Scully come quello della madre con il bambino.
A completare la mostra una selezione di opere su carta che accompagnano ogni fase evolutiva dell’intera carriera di Scully e un programma di film.
In occasione della sua retrospettiva a Bologna, Sean Scully donerà al MAMbo un’opera che entrerà a far parte delle collezioni del museo: Aix Wall 4 (2021). L’artista ha inoltre scelto di rendere omaggio a Giorgio Morandi con l’esposizione di due opere negli spazi del Museo Morandi, al primo piano dell’Ex Forno del Pane. Si tratta di Cactus (1964), opera che, pur raffigurando con precisione alcune piante richiamate nel titolo, mostra già tratti caratteristici della successiva ricerca astratta; e il dittico Two Windows Grey Diptych (2000), inserita in perfetto accordo tra le più rarefatte opere tarde del maestro bolognese.
La mostra è accompagnata dal catalogo Sean Scully. A Wound in a Dance with Love (Edizioni MAMbo, 2022), contenente tutte le immagini delle opere in mostra, oltre a una selezione di altri lavori dell’artista a corredo dei saggi.
Vademecum
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Via Don Minzoni 14, Bologna
Periodo di apertura:
22 giugno – 9 ottobre 2022
Opening: martedì 21 giugno 2022 h 18.30. Public talk: mercoledì 22 giugno 2022 h 18.00
Orari di apertura al MAMbo:
Martedì e mercoledì h 14-19; giovedì h 14 -20; venerdì, sabato, domenica e festivi h 10-19
Chiuso lunedì non festivi
Ingresso:
Intero 6 euro, ridotto 4 euro
Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Tel. +39 051 6496611
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