ROMA – Andrà all’asta, per circa mezzo miliardo di euro, Villa Aurora o Casino dell’Aurora, splendido edificio del 17esimo secolo, sito nel cuore di Roma, così chiamato per la presenza dell’Affresco dell’Aurora del Guercino, che della Villa aveva affrescato ben cinque sale.

Il Casino è quanto resta dalla distruzione di Villa Boncompagni Ludovisi, tra via Veneto, porta Pinciana e Villa Borghese, apprezzata e descritta da poeti come Goethe, Stendhal e D’Annunzio. Un luogo incantevole che nel tempo si è trasformato in quello che è ora il rione Ludovisi.
L’affresco di Caravaggio
Di Villa Ludovisi rimane dunque soltanto il Casino, al cui interno è ospitata un’opera di inestimabile valore, ovvero l’unico murale di Caravaggio, un dipinto a olio, realizzato sul soffitto del Camerino di Giove, Nettuno e Plutone, detto anche Camerino Alchemico. L’affresco, presumibilmente del 1599, raffigura la sfera celeste con una sequenza di segni zodiacali e attorno le figure di Giove con l’aquila, di Nettuno con il cavallo marino, e di Plutone, col Cerbero.
L’asta
La dimora andrà all’asta in quanto la situazione è diventata insostenibile, per via del mancato accordo tra gli eredi del principe don Nicolò Boncompagni Ludovisi, morto nel 2018. Il Casino necessita di lavori di manutenzione e restauro che gli eredi non sono in grado di sostenere. Si tratta infatti di interventi importanti che saranno quindi a carico del futuro acquirente, per un ammontare di circa 11 milioni di euro, secondo quanto stabilito dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
L’asta si terrà il prossimo 18 gennaio 2022, senza incanto e con modalità telematica. Il prezzo base sarà di 471 milioni di euro, l’offerta minima di 353.250.000 con rilanci di un milione.

La petizione
Su Change.org è stata messa in piedi una petizione, che in pochi giorni ha superato le 33 mila firme, rivolta al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, per far si che il Casino venga rilevato, con i fondi del PNRR, dallo Stato, il quale potrà avvalersi del diritto di prelazione. L’edificio è infatti riconosciuto dal ministero dei Beni Culturali di valenza nazionale. Lo Stato potrà acquistarlo al prezzo dell’offerta più alta. Nel caso in cui l’asta andasse deserta, invece, il Casino verrebbe rimesso all’asta a un prezzo ribassato del 20%. Attualmente, come riportato da “La Repubblica”, il ministro Franceschini avrebbe scritto al premier Mario Draghi e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, per capire in che modo il governo intenda muoversi sulla questione.
Il testo della petizione
“Nessuno vorrebbe scrivere una tale petizione – si legge nel testo dell’appello – il Casino dell’Aurora, ciò che resta di Villa Ludovisi, decantata da Gogol, James e D’Annunzio come meraviglia dell’Italia unita, poi abbattuta per una lottizzazione selvaggia, verrà venduto all’asta a privati quando lo Stato avrebbe dovuto esercitare il diritto di prelazione sull’inestimabile affresco di Caravaggio valutato 350 milioni di euro, sui bellissimi dipinti di Guercino, su un giardino progettato da Lenottre (quello di Versailles, per intenderci…).Usiamo i fondi europei per salvaguardare qualcosa che è nostro. Si riconosce solo l’economia come grimaldello della società, ma, priva di creatività, la vita è diventata triste; la cultura non viene più annoverata tra le cose importanti; pare che un passato, seppur splendido, non serva più, il profitto ha serrato gli uomini in un presente privo di orizzonti“.