ROMA – “Gettare ponti tra mondi lontani è ciò che fa l’arte in un incontro felice di pensiero ed emozione”. Così l’artista veneziano, Luigi Ballarin, spiega il concetto che guida la sua arte e anche la nuova esposizione presentata, dal 22 marzo al primo giugno 2023, all’Accademia d’Egitto, a Roma.
La personale di Ballarin, dal titolo “Antico Egitto. La vita oltre la vita”, abbraccia otto opere di grandi dimensioni, concentrandosi sulla bellezza del tempio di Abu Simbel, fortemente voluto e costruito da Ramses II (1303 a.C. – 1212 a.C.) per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh.

Le antiche forme decorative dell’Antico Egitto per veicolare nuovi messaggi
Nelle sue opere Ballarin si ispira alle antiche e tradizionali forme decorative dei tempi egizi per riproporre in chiave moderna, rinnovata, non solo le rappresentazioni, ma anche i suoi messaggi.

L’artista utilizza tecniche miste che vanno dall’uso dell’acrilico e dello smalto fino a effetti metallici che donano alle opere una grande luminosità, narrando memorie e ricordi, emozioni e racconti, simboli e spiritualità, come nella scena della psicostasia (ossia la pesatura del cuore).
Il Libro dei morti
Ballarin si dedica alla complessa reinterpretazione del concezione filosofica della morte, intesa dagli egizi come “momento di transizione”, dimostrando quanto sia profondo il legame tra passato e presente.
L’artista lo fa in chiave moderna, attraverso nuove forme. Non si tratta tuttavia di puro decorativismo, ma di un gesto creativo, frutto della continua ricerca stilistica e spirituale dell’artista, quasi un rituale strettamente legato alla sacralità della vita.
“ Noi ci rinnoviamo ogni volta che siamo di fronte ad opere che sollecitano il nostro interesse ed attivano in noi quel sentire con il cuore e con la mente. – Afferma Ballarin – L’opera diviene il luogo magico nel quale dialogano realtà diverse che, altrimenti, non si sarebbero mai incontrate. Gli scenari reali ed immaginari dell’arte sono un contributo prezioso all’incontro e alla crescita di un patrimonio condiviso”.
Vademecum
Accademia d’Egitto a Roma,
Via Omero,4, Roma.
Tel: 063201896.
La mostra sarà aperta dalle 10 alle 16 dal lunedì al venerdì