Presentati i primi risultati degli scavi archeologi che trasformeranno Piazza Pia, accanto a Castel Sant’Angelo, in una nuova area pedonalizzata in vista del Giubileo, con viabilità garantita da un sottopasso. Il sindaco Gualtieri ha assicurato che i lavori procedono spediti e che si riuscirà a completare il tutto entro l’inizio del Giubileo. Intanto resti dell’antica follonica, cioè di una serie di vasche dedicate al lavaggio degli indumenti e i tessuti dell’antica Roma, continuano sorprendentemente ad emergere
I romani i panni li lavavano in Piazza Pia. Come già annunciato, questa mattina a Roma sono stati presentati ufficialmente i risultati delle indagini archeologiche nell’ambito dei lavori di realizzazione del Sottopasso nel cantiere della nuova piazza Pia che hanno portato alla luce nuove scoperte in grado di raccontare paesaggi urbani e brani di storia della Capitale finora sconosciuti. E, nell’area di indagine che in antico era occupata da alcune importanti residenze imperiali suburbane (horti Agrippinæ, horti Domitiæ), che lambivano la riva destra del Tevere, affacciandosi sul fiume in modo scenografico con portici, passeggiate e giardini, si è avuta conferma della presenza di una fullonica, cioè di una serie di vasche dedicate al lavaggio degli indumenti e i tessuti nell’antica Roma.
Ora, secondo quanto affermato dal sindaco Gualtieri, si procederà allo studio e alla delocalizzazione dei reperti archeologici ma, secondo il primo cittadino di Roma, la scadenza dell’8 dicembre 2024, verrà soltanto ritardata di alcuni giorni e l’apertura sarà garantita per il 24 dicembre. “E comunque in tempo per l’apertura ufficiale del Giubileo”. Obiettivo dei lavori infatti è quello di raggiungere la pedonalizzazione dell’area e la creazione del sottopasso per l’inizio dell’Anno Santo.
I ritrovamenti archeologici sono stati presentati dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha sottolineato come sia “fondamentale salvaguardare la nostra storia e trovare con ragionevolezza e buon senso un punto di equilibrio tra le esigenze di tutela e l’esigenza di modernizzazione del tessuto urbano”, dal Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, da Mons. Rino Fisichella, dalla Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro e dall’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi. L’impacchettamento dei resti della fullonica romana scoperta sotto piazza Pia inizierà già oggi, venerdì 14 giugno. Poi entro fine giugno verranno spostati e dal 25 ricomincerà lo scavo della galleria sotterranea, con l’obiettivo di aprire la nuova piazza alla fine di dicembre.
“Piazza Pia – ha commentato Gualtieri – ne uscirà ulteriormente arricchita. Questo è davvero un caso emblematico di come la collaborazione istituzionale e la giusta visione del significato della tutela e della valorizzazione dei nostri beni culturali possa portare a una soluzione doppiamente positiva: grazie al cantiere abbiamo scoperto questa bellissima Fullonica e gli altri ritrovamenti, che riusciremo a rendere conoscibili e a valorizzare ma, allo stesso tempo, riusciremo anche a realizzare nei tempi previsti il sottopasso”. Mentre la Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, ha voluto sottolineare come “L’archeologia di emergenza per la realizzazione del sottopasso di piazza Pia deve in ogni caso tutelare ritrovamenti e scoperte – ha spiegato –. In questo caso la conservazione dei reperti attraverso la loro delocalizzazione deve portare anche a una valorizzazione: la Soprintendenza ha proposto di ricollocarli a Castel Sant’Angelo, in antico il sepolcro di Adriano costruito negli Horti di Domitia il contesto dove le strutture ritrovate probabilmente sorgevano in origine”.
Il progetto di riqualificazione e pedonalizzazione di piazza Pia, situata tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, è finanziato con 79,5 milioni di euro del Giubileo. La creazione di questa nuova grande piazza pedonale unirà di fatto l’area di Castel Sant’Angelo a via della Conciliazione e quindi alla Basilica di San Pietro, garantendo contemporaneamente ai pedoni una fruizione dell’area in piena sicurezza e una fluidificazione del traffico veicolare grazie alla creazione del sottovia che andrà a collegarsi con quello di Lungotevere in Sassia. I lavori sono eseguiti da Anas grazie a una convenzione con Roma Capitale. La fine dei lavori è prevista per dicembre 2024.