COMO – ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000 è la mostra a cura di Elena Di Raddo che si propone di raccontare alcune protagoniste dell’arte astratta italiana, a lungo trascurate o dimenticate, ritornate al centro dell’attenzione grazie all’attività critica svolta in particolare negli ultimi vent’anni.
La rassegna, ospitata dal 19 marzo al 29 maggio 2022 nelle sale settecentesche di Villa Olmo a Como, prende avvio dalle stesse artiste comasche.
Scandito da aree tematiche, il percorso espositivo parte dalle Pioniere: Carla Badiali, Cordelia Cattaneo, Giannina Censi, Bice Lazzari, Regina e Carla Prina, molte delle quali ebbero un legame stretto con la città di Como, luogo unico in Italia per l’arte astratta grazie alla presenza e al dialogo della pittura con l’architettura razionalista, ma anche alla presenza dell’istituto di Setificio e alla pratica del disegno per tessuto, linguaggio sperimentale e moderno come la fotografia, la danza, il cinema. In questa sezione un focus è dedicato alle prime opere astratte di Regina, presentate nel 1936 alla Mostra di Scenografia Cinematografica allestita proprio a Villa Olmo.
Alice Cattaneo, Untitled, 2019, courtesy l’artista e Marie-LaureFleischGallery Bruxelles
A seguire la sezione Segno/Scrittura, con leopere dei primi anni Cinquanta di Carla Accardi, Irma Blank e Betty Danon, che definiscono una via nuova all’astrazione, incentrata sul libero fluire delle forme nello spazio mentale dell’artista.
Geometrie comprende opere di Nathalie du Pasquier, Chung Eun-Mo, Fernanda Fedi, Tilde Poli, Carol Rama e Fausta Squatriti, artiste che nel segno della geometria rinnovano la ricerca stessa dell’avanguardia storica costruendo mondi basati su leggi matematiche.
Materia è la sezione dedicata all’indagine astratta legata all’esplorazione dei materiali e comprende le opere di Luisa Albertini, Marion Baruch, Renata Boero, Gabriella Benedini, e Mirella Saluzzo, che raccontano ricerche sui pigmenti, sui materiali della scultura tradizionale, come su quelli più moderni come l’acciao e i materiali naturali.
Grazia Varisco, Schema luminoso variabile “Rotosquare”, 1965-1966, Archivio Varisco
Fernanda Fedi, Struttura XXX, 1975, Courtesy l’artista
In Meditazione/Concetto le opere di Mirella Bentivoglio, Alessandra Bonelli, Franca Ghitti, Maria Lai, Lucia Pescador e Claudia Peillmanifestano come alla fine degli anni Settanta si avverta la necessità di riflettere sull’eredità dell’avanguardia e sulle conseguenze di quelle prime forme sperimentali sul linguaggio moderno.
Nella sezione Corpo/Azione/Re-Azione le opere di Carmengloria Morales e Maria Morganti ci raccontano come, in seguito all’affermazione dell’idea di opera aperta alla fine degli anni Sessanta, anche la pittura sperimenti nuove modalità di realizzazione; per alcune artiste si crea un legame tra l’atto fisico del dipingere e il proprio corpo, e il dipinto diventa il risultato di un’azione o un processo.
Elisabetta Di Maggio, Traiettoria di volo di farfalla #8, (particolare), 2017, Courtesy l’artista
Mirella Saluzzo, Includere, 2021, courtesy l’artista
L’ultima parte del percorsoSpazio/Luce è invece l’area dedicata al secondo dopoguerra, quando lamodernità è uno degli aspetti più caratteristici delle ricerche dell’astrazione. Qui troviamo opere di Alice Cattaneo, Sonia Costantini, Dadamaino, Paola Di Bello, Elisabetta Di Maggio, Lia Drei, Nataly Maier, Eva Sørensen, Grazia Varisco e Nanda Vigo, che si distinguono per l’uso di materiali nuovi, come vetro o neon, e, anche nella pittura, per l’indagine della dimensione percettiva e partecipativa dell’arte.
Irma Blank, Ur-Schrift Avant-testo, 2003, Collezione privata, Brescia
Tilde Poli, Composizione, 1982, courtesy Roberto Tiraboschi, foto credit Franco Nisoli
La mostra di Villa Olmo avrà inoltre un’appendice in Pinacoteca civica, dove, nello stesso periodo, verrà esposta un’opera luminosa in cristalli, specchi e neon di Nanda Vigo, in prestito dall’Archivio Nanda Vigo di Milano. L’opera sarà presentata in Campo quadro, spazio al piano nobile della Pinacoteca dedicato ai progetti temporanei.
La Pinacoteca custodisce e conserva le opere dell’Astrattismo comasco, tra cui Badiali e Prina, di cui una selezione sarà in mostra a Villa Olmo, mentre un nucleo dai depositi museali verrà esposto nella sale museali del Novecento della Pinacoteca.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo bilingue edito da Antiga Edizioni, a cura di Elena Di Raddo, con testi e saggi critici di Elena Di Raddo, Cristina Casero e Ginevra Addis.
Vademecum
ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000
19 marzo – 29 maggio 2022
Villa Olmo, Como
Via Cantoni 1