MILANO – Dall’11 al 14 aprile 2024, Milano si prepara ad ospitare MIA Photo Fair, la fiera internazionale che, giunta alla sua tredicesima edizione, si conferma come un punto di riferimento imprescindibile per esplorare le i linguaggi innovativi della fotografia contemporanea.
Rispetto dell’ambiente, valorizzazione del femminile, centralità della persona, identità e forza della comunità, sono al centro della manifestazione organizzata da Fiere di Parma ad Allianz MiCo.
Sguardi sul mondo che cambia
Changing è il tema di questa edizione 2024.
La Main Section della fiera rappresenta il cuore pulsante di MIA Photo Fair, con una selezione accurata di gallerie italiane e internazionali che, attraverso le opere dei loro artisti, propongono una riflessione profonda sul tema del cambiamento. Un tema sfaccettato e complesso che viene declinato in una varietà di modi, esplorando le trasformazioni sociali, ambientali, culturali e individuali che caratterizzano il nostro tempo.
Novità di questa edizione è la scelta di dedicare una sezione all’area geografica del Mediterraneo.
Oltre i confini del Mediterraneo
Si tratta di una sezione curata da Rischa Paterlini. Un’occasione per scoprire la vitalità e la creatività di fotografi emergenti che con i loro lavori presentano una visione inedita del Mediterraneo.
Tra i fotografi in mostra:
Ramak Fazel, trasferitosi da Milano a New York, presenta una serie di fotografie scattate in Iran, suo paese natale che presto lascerà. Le immagini di Fazel offrono una visione intima e personale della sua terra d’origine.
Gabriele Basilico, con scatti vintage del 1970, ci porta in un viaggio on the road attraverso l’Iran di un tempo. Le sue fotografie documentano un paese in cambiamento, catturando la bellezza di paesaggi e persone.
Johanna-Maria Fritz concentra la sua attenzione sui performer circensi nei paesi a maggioranza musulmana, come Palestina e Afghanistan. I suoi scatti vibranti celebrano la gioia e la libertà di espressione di questi artisti.
Najla Said, visual artist egiziana, affronta i concetti di identità e femminilità. Le sue opere creano rappresentazioni alternative e decolonizzate dell’essere donna in una società patriarcale.
Infine, Xenia Nikolskaya, fotografa russo-svedese residente al Cairo, documenta l’architettura coloniale dell’Egitto. Le sue immagini catturano con urgenza la bellezza di luoghi spesso dimenticati, prima che scompaiano per sempre.
Dialoghi interdisciplinari
La sezione Beyond Photography – Dialogue, curata da Domenico de Chirico, si configura come un vero e proprio spazio di sperimentazione, dove la fotografia si confronta e si intreccia con altri linguaggi artistici, come la scultura, l’installazione, la pittura, la performance e il video. Un dialogo fecondo che genera nuove forme espressive e apre a inedite interpretazioni del reale.
In questa sezione è presentato il lavoro di due artisti: il fotografo Eugene Shishkin e il pittore Alexander Augusta. Entrambi parlano della bellezza delle cose ordinarie, della quotidianità, del nostro mondo interiore.
Reportage Beyond Reportage
Curata da Emanuela Mazzonis di Pralafera, questa sezione si concentra sul potere della fotografia di documentare il cambiamento del paesaggio, in tutte le sue forme e sfumature. Un viaggio visivo attraverso le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità che permette di riflettere sull’impatto dell’uomo sull’ambiente e sulle conseguenze delle nostre azioni sul pianeta.
Anne de Carbuccia, fotografa e attivista, documenta l’irreversibile scioglimento dei ghiacciai e i tentativi dell’uomo di rallentare questo processo. Le sue immagini ci invitano a riflettere sulla fragilità del nostro pianeta e sull’urgente necessità di agire.
J. Henry Fair si concentra sull’inquinamento ambientale che deturpa paesaggi marini e terrestri. Le sue foto sono una potente denuncia dell’impatto negativo delle attività umane sulla natura.
Jeffrey Milstein offre una visione aerea di moderne metropoli, mostrando come il paesaggio urbano sia in continua evoluzione. Le sue immagini ci fanno riflettere sull’espansione delle città e sul loro impatto sull’ambiente.
Francesco Zizola esplora il rapporto tra uomo e natura attraverso il racconto del lavoro dei tonnarotti nel Mediterraneo. Le sue foto ci immergono in un’antica tradizione che si confronta con le sfide del presente.
Mostre da non perdere
La forma delle relazioni, a cura di Rica Cerbarano, celebra il potere intrinseco della fotografia di creare connessioni e relazioni tra le persone. Un’esposizione emozionante che, attraverso una selezione di oltre 50 opere provenienti da importanti collezioni private italiane, celebra il potere relazionale della fotografia.
Ad emergere sono le relazioni intessute nell’ambiente familiare (come nei lavori di Ettore Sottsass ed Efrem Raimondi), nelle comunità fragili e sottorappresentate di cui spesso gli artisti fanno parte (come Zanele Muholi), e quelle che legano i fotografi a figure con cui hanno un rapporto di affetto (vedi Bruna Esposito) o di ammirazione (tra gli altri, i ritratti di artisti realizzati da Robert Mapplethorpe e Man Ray, o quelli di Jacopo Benassi). Allo stesso tempo, viene dato spazio alla collaborazione tra autori che lavorano in duo o come collettivi, evidenziando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico (come con Bernd & Hilla Becher e The Cool Couple), così come la creazione di progetti collettivi, esito di una partecipazione attiva da parte dei soggetti fotografati (ad esempio attraverso le opere di Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan).
Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo è la mostra curata da Franco Magnani dedicata al grande fotografo Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso. L’esposizione propone ritratti di artisti, musicisti, intellettuali attraverso i suoi scatti meno conosciuti, per raccontare la forza evocativa di questo artista. Una mostra realizzata in collaborazione con Fondazione Cariparma.
Istituzioni culturali e fondazioni
MuFoCo –Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta L’Italia è un desiderio, le 10 opere vincitrici della call lanciata dal Museo di Cinisello Balsamo, che offrono una panoramica sulla creatività dei fotografi under 40 che esplorano il tema dell’identità italiana.
Deloitte Italia partecipa a MIA Photo Fair con uno stand dedicato al Photo Grant di Deloitte, un concorso fotografico internazionale promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte, in collaborazione con 24 ORE Cultura, con la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. Domenica 14 aprile 2024 alle ore12.15 Guido Borsani, presidente di Fondazione Deloitte e giurato, e Denis Curti, direttore artistico, presenteranno il premio, il tema e le modalità di partecipazione.
La Fondazione Sella è presente con un’esposizione sulla fotografia di montagna con le prime immagini realizzate da Giuseppe Venanzio Sella (1851-1856); le lastre e le stampe originali di Vittorio Sella, uno dei pionieri di questo genere fotografico, e le immagini di paesaggio del fratello Erminio.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta Fotograf(i)e che cambiano: una mostra a cura di Cristina Casero, con fotografie degli anni ’60 e 70 di Anna Candiani, Carla Cerati, Marzia Malli, Paola Mattioli, Giovanna Nuvoletti che documentano eventi collettivi come le manifestazioni politiche, gli scioperi, le campagne referendarie su divorzio e aborto, da un punto di vista alternativo all’informazione ufficiale.
Fondazione Francesca Rava con ANOTHER WORLD_ triple layer art: un progetto creativo di Marco Salom, a cura di Clelia Patella. I soggetti delle opere sono donne forti e bellissime che, in un mondo ideale, hanno superato grandi ostacoli e ne portano fiere i metaforici segni sulla pelle.
Fondazione Luciana Matalon proporrà una selezione di scatti, provenienti da progetti e iniziative dell’istituzione, tra i quali la mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”. Presente anche Le Stanze della Fotografia ’iniziativa congiunta tra Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.
La Maison orologiera svizzera Eberhard & Co. sostiene a MIA Photo Fair il National Museum of Women in the Arts con il progetto New Worlds: Women to Watch 2024 rappresentato quest’anno da Irene Fenara.
Eventi in programma e Premi
Un articolato programma di talk, curato da Michele Smargiassi, approfondirà il tema della fotografia nell’epoca digitale. In un contesto in cui la tecnologia influenza sempre più il modo di produrre e fruire delle immagini, gli incontri con esperti e fotografi offriranno spunti di riflessione e di dibattito.
Prenderanno parte agli incontri alcuni dei fotografi più affermati del panorama internazionale, come Anne de Carbuccia, Emeric Lhuisset, Demetrio Paparoni, Francesco Tedeschi e Ljubodrag Andric.
Tre premi saranno assegnati durante la manifestazione: il Premio BNL BNP Paribas al miglior artista in mostra, il Premio IRINOX SAVE THE FOOD al miglior progetto sul tema del cibo e dello spreco alimentare e il Premio Welcome to my Unknown dedicato agli under 35 che usano la fotografia come linguaggio artistico.