VENEZIA – Il 2024 si chiude con numeri in crescita per i Musei Civici di Venezia (MUVE), che hanno registrato oltre 2,3 milioni di visitatori, segnando un incremento del 4,3% rispetto al 2023. Un risultato che consolida il ruolo dei musei veneziani non solo come attrazione culturale, ma anche come strumento per diversificare i flussi turistici, portando i visitatori a scoprire la città in tutta la sua complessità.
I protagonisti del 2024: mostre e musei più visitati
Tra gli undici musei della rete MUVE, Palazzo Ducale si conferma la meta più apprezzata, con 1,24 milioni di visitatori (+2,1%). La mostra I mondi di Marco Polo ha raccolto quasi 80.000 visitatori durante il suo periodo di apertura, da aprile a settembre. Anche altre sedi hanno registrato significativi aumenti: il Museo Fortuny (+21,5%), il Museo di Palazzo Mocenigo (+8,6%) e Ca’ Pesaro (+6,7%) hanno attirato un pubblico sempre più numeroso.
Tra le mostre temporanee più apprezzate:
- Francesco Vezzoli. Musei delle Lacrime al Museo Correr, con quasi 240.000 visitatori.
- Eva Jospin. Selva al Museo Fortuny, che ha attirato 57.000 persone ed è ancora in corso fino a gennaio 2025.
- Matisse e la luce del Mediterraneo al Candiani di Mestre, con oltre 15.000 ingressi.
Un pubblico internazionale e servizi innovativi
I visitatori del MUVE provengono da tutto il mondo, con una forte presenza di turisti statunitensi (23%) e italiani (22%). Seguono i francesi (11,7%), i britannici (5,7%) e gli spagnoli (4,7%).
Tra i servizi più apprezzati, il programma Dog & Museum, che consente ai visitatori di prenotare un dog-sitter per visitare i musei in tranquillità. Introdotto nel 2024, è stato utilizzato da 848 persone.
Bilancio positivo e prospettive per il 2025
Con un fatturato stimato di circa 39 milioni di euro, MUVE conferma il proprio impegno nella conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico. Il 2025 promette nuove iniziative:
- A Palazzo Ducale, il riallestimento dell’Appartamento del Doge e la mostra Dall’oro dipinto a El Greco, dedicata alla pittura veneto-cretese.
- A Palazzo Mocenigo, La moda ai tempi di Giacomo Casanova e un’esposizione sulla figura di Casanova tra storia e cinema.
- Al Candiani di Mestre, Munch. L’urlo espressionista nel Novecento.
- A Ca’ Pesaro, la riunificazione del ciclo decorativo Il poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio.
In parallelo, continueranno gli interventi di riqualificazione del Museo del Vetro e del Museo Correr, insieme all’ampliamento degli spazi al Candiani e al futuro Palaplip di Mestre.
Un modello di sviluppo culturale
“La crescita dei visitatori conferma la validità del nostro piano di sviluppo,” ha dichiarato Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione MUVE. “Grazie a queste risorse, possiamo continuare a conservare e promuovere il nostro patrimonio, coinvolgendo sia i cittadini che i visitatori.”
Il Sindaco Luigi Brugnaro ha aggiunto: “La Fondazione MUVE sta diventando un vero e proprio pivot della scena culturale della città in chiave metropolitana. Non solo ha saputo valorizzare musei e collezioni ma si è rivelata anche un ideatore e gestore attento di nuovi luoghi dove l’arte e la cultura possono trovare una nuova casa”.
Con il 2025 alle porte, MUVE si prepara a consolidare il proprio ruolo di protagonista culturale, continuando a innovare e valorizzare l’identità unica di Venezia.