ANCONA – Il Museo Archeologico delle Marche (MAN Marche) celebra oggi una tappa significativa nella sua lunga storia, riaprendo la sezione dedicata all’archeologia dell’età romana nel territorio marchigiano.
Chiusa per ben 51 anni a causa del sisma del 1972, questa sezione è ora pronta a svelare nuovamente i tesori che narrano le vicende della regione, dalla romanizzazione fino alla fine dell’Impero Romano.
Subito dopo l’inaugurazione ufficiale, fissata per mercoledì 6 dicembre alle ore 16:00, il museo, situato a Palazzo Ferretti ad Ancona, sarà aperto al pubblico con ingresso libero fino alle 23:30. L’opportunità di visitare il museo gratuitamente sarà estesa anche all’intera giornata di giovedì 7 dicembre, con il consueto orario 08:30 alle 19:30.

Un lavoro complesso
Il MAN Marche, punto di riferimento per la storia archeologica marchigiana da 160 anni, è attualmente coinvolto in un complesso intervento di rinnovamento che comprende il restauro architettonico e il riallestimento del museo. Questo sforzo collettivo ha lo scopo di dare nuova linfa a uno dei musei archeologici più ricchi e significativi del versante adriatico.
Luigi Gallo, Direttore regionale Musei Marche, sottolinea l’importanza di questo rinnovamento, affermando che la strada intrapresa sta portando risultati tangibili. Il nuovo percorso dedicato all’età romana è un passo significativo verso il rafforzamento del MAN Marche come attrattore culturale.
«L’obiettivo è fare del MAN Marche un concreto attrattore culturale, facendo emergere quel valore peculiare e identitario connesso alle radici più profonde del territorio. I risultati di questo 2023 che volge al termine – spiega Gallo –, il numero dei visitatori e l’apprezzamento ci stanno confermando che la strada intrapresa è quella giusta. La sezione museale dedicata all’età romana nelle Marche, oggi aperta al pubblico e che ha visto l’intervento progettuale anche dell’architetto Cecilia Carlorosi, attuale Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino insieme all’architetto Andrea Tabocchini, è un altro passo verso il nuovo MAN Marche».
La sezione romana, parte integrante di questo ampio progetto di restauro, offre ai visitatori un percorso tematico che illustra la vita pubblica e privata, la realtà quotidiana, i commerci e le attività delle più importanti città romane della regione.

Un museo radicato nel territorio
Il MAN Marche, oltre a essere un museo che espone il patrimonio archeologico regionale, funge da punto di connessione tra i musei della Direzione Regionale Musei Marche e quelli civici e/o locali. Questa rete museale crea un costante scambio di informazioni dal generale al locale, permettendo ai visitatori di comprendere la storia e la cultura delle Marche in modo approfondito.
Diego Voltolini, Direttore del MAN Marche, evidenzia l’importanza storica di questa riapertura che ricuce una ferita aperta 50 anni fa. Il lavoro incessante dello staff e dei restauratori, coordinati da Emanuela Faieta, ha reso possibile restituire al pubblico queste collezioni museali in una nuova e aggiornata veste.
Nicoletta Frapiccini, archeologa e progettista scientifico della sezione, sottolinea che il nuovo allestimento offre un percorso tematico completo che illustra la vita nelle città romane delle Marche, dalla costa all’entroterra. Ritratti, sculture e manufatti ceramici e in bronzo testimoniano la prosperità e la diversità di queste comunità.

Amanda Zanone, infine, rammenta l’importanza di esporre reperti che non sono stati esposti per mezzo secolo, ma che contribuiscono a ricomporre la storia della romanità nelle Marche, evidenziando le trasformazioni e le interazioni etnico-culturali che hanno caratterizzato il territorio.
La sezione romana del MAN Marche è, dunque, un invito a riscoprire le tracce del passato direttamente sul territorio. Questa riapertura è un passo fondamentale nella promozione del patrimonio archeologico diffuso, con un costante riferimento alle realtà locali.
Alcune date importanti
Il Museo Archeologico delle Marche, nato nel 1863, ha ottenuto nel 1906 il titolo di “Regio Museo Archeologico Nazionale delle Marche“, diventando uno dei primi musei archeologici nazionali in Italia.
Dopo i bombardamenti del 1944, il museo trova sede nel Palazzo Ferretti, riaprendo nel 1959. Nel 1972, un terremoto causa ingenti danni al palazzo, richiedendo interventi di restauro durati oltre 15 anni.
Dal 1988 sono state riaperte cinque sezioni, inclusa quella ellenistica e romana nel 2010-2014. Oggi, la collezione dell’età romana ritorna al pubblico in un Palazzo Ferretti in fase di rinnovamento.
Vademecum
Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Palazzo Ferretti, Via G. Ferretti 6, Ancona
Tel.: 071 202602
Email: drm-mar.museoancona@cultura.gov.it
Orario: martedì e mercoledì ore 08:30-13:30; giovedì, venerdì e sabato ore 08:30-19:30; domenica ore 14:00-19:30; prima domenica del mese 8.30-19.30; lunedì chiuso.
Ingresso: intero € 6, ridotto € 3 (18-25 anni), gratuito fino a 18 anni e categorie previste dalla normativa in materia.
Servizi: accesso disabili, sala studio, sala conferenze.
Mercoledì 6 dicembre apertura straordinaria fino alle 23.30