TREVISO – Dopo 7 anni di lavori, il Museo Canova di Possagno riapre l’Ala Ottocentesca della Gypsotheca, un luogo simbolo del patrimonio neoclassico italiano, ora arricchito da un nuovo virtual tour. Grazie all’uso di tecnologie innovative, è stato possibile completare il progetto di digitalizzazione dell’intero complesso museale, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e accessibile a chiunque, ovunque.
L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con il Comune di Possagno e con il supporto della Fondazione Canova Onlus, consente di esplorare il museo nella sua interezza con la Casa natale, dove sono custodite opere pittoriche, disegni, incisioni e oggetti personali dell’artista, la Gypsotheca, la più grande d’Europa ospitata nell’originale basilica e nell’ampliamento progettato da Carlo Scarpa, l’Ala Gemin, la biblioteca, il giardino e il parco.
Un’eredità da conservare e tramandare
Il sindaco di Possagno, Valerio Favero, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, evidenziando l’indissolubile legame tra il Maestro Canova e la sua terra d’origine. “Canova ha voluto lasciare un immenso tesoro ai suoi concittadini, un’eredità preziosa che ci impone la responsabilità di conservarla e tramandarla.” Favero ha ricordato come questo restauro segua gli interventi già realizzati nel 2018 e restituisca l’Ala Lazzari completamente sicura e restaurata anche dal punto di vista sismico, garantendo la tutela delle opere e la sicurezza dei visitatori.
“Dopo sette anni avremo il privilegio di rivedere l’intera ala monumentale tornare al suo splendore,” ha sottolineato Favero. Anche Massimo Zanetti, presidente della Fondazione Canova Onlus, ha espresso grande entusiasmo per la riapertura, convinto che i capolavori di Canova risplenderanno di nuova luce per accogliere i visitatori.
Moira Mascotto, direttrice del Museo Canova, ha evidenziato come la riapertura dell’Ala Ottocentesca rappresenti un evento di grande rilievo culturale: “Dopo sette anni, il pubblico potrà finalmente tornare ad ammirare il percorso espositivo nella sua completezza.” Gli interventi di restauro, inclusa la ricollocazione dei bassorilievi nella loro posizione originaria, testimoniano l’impegno costante del Museo nella tutela e valorizzazione dell’arte neoclassica.
I capolavori della Gypsotheca
Il pubblico potrà ammirare alcuni dei capolavori più celebri di Canova, tra cui:
• Napoleone come Marte Pacificatore (1806), una statua monumentale in cui Napoleone è ritratto come il dio Marte. L’imponente scultura, alta oltre tre metri, presenta Napoleone con una lancia nella mano sinistra e il globo terrestre sormontato dalla dea Nike nella destra, simbolo di vittoria e pace.
• Ercole e Lica (1795-1796), una delle prime sculture colossali realizzate da Canova, famosa per la potenza e la tensione dei dettagli anatomici. La scultura mostra Ercole nel momento di aggressività estrema mentre afferra i capelli di Lica, un esempio emblematico della capacità del maestro di esprimere emozioni intense.
• Le Grazie (1813), commissionata da Giuseppina Beauharnais e replicata per il duca di Bedford, questo gruppo scultoreo è ora patrimonio condiviso del Victoria & Albert Museum di Londra e delle National Galleries of Scotland di Edimburgo.
• Amore e Psiche (1800), una delle opere più celebri di Canova, simbolo dell’amore eterno. La scultura raffigura l’unione tra Amore e Psiche, un momento carico di pathos e passione.