ROMA – La storia di Franco Cosimo Panini Editore è iniziata con le famose figurine, seguite poi da libri per bambini, volumi d’arte e diari. Oggi, questa evoluzione compie un ulteriore passo avanti con la nascita del Gruppo Panini Cultura, un nuovo polo di riferimento per la trasformazione digitale del mondo della cultura.
Il Gruppo Panini Cultura e le digital humanities
Negli ultimi due anni, la casa editrice modenese ha investito in quattro aziende italiane leader nel settore: Haltadefinizione, Memooria, Hyperborea e Mida Digit. Queste aziende sono state ora riunite in un unico ecosistema con sede centrale a Modena.
L’obiettivo del neonato Gruppo è di operare a 360° nel mondo dei servizi digitali applicati ai beni culturali, sfruttando tecnologie all’avanguardia e integrando competenze che spaziano dalla digitalizzazione alla gestione del patrimonio, fino alla valorizzazione e fruizione multimediale avanzata.
Una rivoluzione nell’accesso al patrimonio culturale
“Con il Gruppo Panini Cultura vogliamo rivoluzionare l’accesso al patrimonio culturale italiano e internazionale,” afferma Luca Panini, CEO di Franco Cosimo Panini Editore. “Abbiamo deciso di investire nel settore delle digital humanities, mettendo la rivoluzione digitale a disposizione di chi opera nel settore dei beni culturali.”
Il Gruppo intende innovare le modalità di conservazione e fruizione del patrimonio culturale,introducendo strumenti come portali web per la valorizzazione del patrimonio, visori 3D per l’accessibilità e visite virtuali, nonché intelligenza artificiale per la metadatazione e la ricerca del patrimonio digitalizzato.
Un impegno decennale nel settore culturale
Le aziende del Gruppo rappresentano eccellenze nel loro settore, con oltre vent’anni di esperienza ciascuna, collaborando con i più importanti istituti culturali italiani. Attualmente, lavorano a numerosi progetti legati al PNRR, contribuendo a circa il 30% dell’obiettivo nazionale degli oggetti digitali.
“Abbiamo aperto veri e propri cantieri di digitalizzazione in tutta Italia, collaborando con i più grandi istituti del Paese, come gli Archivi di Stato di Roma e Firenze e la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano,” prosegue Luca Panini. “Si tratta di patrimoni inestimabili che saranno restituiti alla collettività grazie al lavoro delle nostre aziende, reso possibile dagli investimenti PNRR.”
Per il Gruppo Panini Cultura, questa rappresenta una sfida imprenditoriale stimolante, e per la famiglia Panini, una nuova avventura nel segno della conservazione e valorizzazione del patrimonio del Paese.
Per ulteriori informazioni, visita il sito web www.paninicultura.com.