PESARO – Pesaro, la Capitale italiana della cultura, si appresta a inaugurare, sabato alle 18.30 in piazza del Popolo, la Biosfera, un’installazione scultoreo-digitale unica in Europa. Con i suoi 4 metri di diametro e oltre 2 milioni di LED, la Biosfera rappresenta un’opera viva, interattiva e in dialogo con la città e la collettività, concepita per narrare e condividere il tema di di Pesaro2024, La natura della cultura.
La Biosfera
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ha espresso la sua soddisfazione per il progetto della Biosfera, nato da collaborazioni e riflessioni intraprese fin dalla proclamazione di Pesaro come Capitale italiana della cultura.
“La scelta è ricaduta su una sfera, simbolo che torna ripetutamente in città: è nella ‘Palla’ di Arnaldo Pomodoro, nella Sonosfera®, nella Pizza Rossini, nella ruota della bici che percorre la Bicipolitana e delle moto della nostra Terra di Piloti e Motori, nel sole che tramonta sul mare Adriatico. La Biosfera è un’icona, un oggetto di design e di alta tecnologia, che ci renderà ancora più attrattivi e più competitivi. Ma allo stesso tempo che farà riflettere sul cambiamento climatico“. “Sarà Il nostro ‘Albero della Vita – ha detto Ricci -. Ogni giorno produrrà spettacoli, contenuti culturali audio e video, anche interattivi”.
“È un progetto simbolo della Capitale – ha sottolineato Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza – sintesi perfetta tra tecnologia, patrimonio e sostenibilità, alla base di ciascuno dei progetti di dossier di Pesaro 2024. La Biosfera sarà un benvenuto speciale e anche un po’ spiazzante (come lo erano 50 anni fa le sculture di A. Pomodoro collocate in piazza) per il pubblico”. “La Biosfera – ha continuato – è per tutti e, allo stesso tempo, permette di innalzare ulteriormente la caratura tecnologica e artistica di Pesaro 2024; potrà interagire con artisti, designer, musicisti ai quali rivolgeremo un concorso internazionale per la creazione di contenuti – sulla linea di quanto già attivato per la Sonosfera® (ISAC – International Sonosfera® Ambisonics Competition, promosso dal Comune di Pesaro in collaborazione con IRCAM – Centre Pompidou di Parigi) – per qualificheranno e arricchiranno ulteriormente il palinsesto della Biosfera”.
La realizzazione della Biosfera è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra diversi assessorati, inclusa la Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Square), il cui finanziamento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha contribuito alla creazione di progetti tecnologici di alto livello.
Il direttore generale di Pesaro2024, Silvano Straccini, ha evidenziato come l’installazione sia un patrimonio della città, “una struttura innovativa che genera contenuti e votato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie pensate per potenziare l’engagement e il turismo”.
Concepimento e progettazione
L’installazione, ideata da Federico Rossi (professore associato in architettura digitale alla London South Bank University) e Andrea Santicchia (artista transdisciplinare e docente presso il corso di Interaction Design at IUAV) di Artifact Studio, rappresenta la convergenza di mezzi digitali, tecnologie avanzate e ricerche artistiche. Rossi e Santicchia spiegano: “Abbiamo ideato la Biosfera dandoci un obiettivo, che era anche una una forma particolarmente complessa sia per la progettazione di un’opera outdoor di tali dimensioni, sia per la gestione dei contenuti che devono essere pensati per una superficie non planare. La Biosfera, al momento, è unica in Europa”.
Le opere della Biosfera
Le tre opere che caratterizzeranno la Biosfera includono: Pesaro 2024, un contenuto che valorizza il territorio e la cultura della città; Data Visualization Climate Change, che trasforma dati e algoritmi in visualizzazioni per stimolare la riflessione sul cambiamento climatico; Materia, una scultura digitale interattiva modellata in tempo reale dal movimento degli spettatori attorno ad essa.
Futuri interventi e collaborazioni
Durante l’anno, saranno previsti interventi site-specific di contenuti artistici, musicali o scientifici all’interno della sfera, derivati da collaborazioni con artisti del territorio, musicisti, scuole o altri enti.
Artifact Studio: innovatori del design e dell’arte
Artifact Studio è uno studio che ricerca continuamente nuove estetiche di visualizzazione e soluzioni di progettazione, combinando pratiche nate dalla convergenza tra scienza, tecnologia e arte. Fondato da Federico Rossi e Andrea Santicchia, Artifact Studio progetta installazioni robotiche, esperienze digitali e oggetti non convenzionali sia virtuali che fisici, integrando avanzate competenze artistiche e tecnologiche.