SPOLETO – “Lui, il ne me dérange pas”, (“non mi disturba”) – Così diceva Picasso a proposito di Edward Quinn, dopo che il 23 marzo 1953 lo aveva immortalato per la prima volta mentre lavorava. Quinn divenne infatti uno dei pochi fotografi a cui fu permesso di fotografarlo durante il lavoro e che era accettato anche nella sua vita privata.
A raccontarlo è Wolfgang Frei, nipote del fotografo, curatore della mostra spoletina, che ricostruisce il primo incontro tra il genio spagnolo e Edward Quinn, da cui scaturì una profonda e lunga amicizia, testimoniata anche da una dedica del 1954 sulla linoleografia “Toros en Vallauris”: “Para el amigo Quinn – el buen fotógrafo”.
In occasione del quarantacinquesimo anniversario della morte dell’artista, “PICASSO RITRATTO INTIMO Foto di Edward Quinn” è l’esposizione, ospitata al MAG MetaMorfosi Art Gallery di Palazzo Bufalini in Piazza Duomo, dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2019, che dà conto, attraverso un nucleo di circa ottanta foto (due i formati in mostra 40×50 e 30×40 cm), di un Picasso assolutamente privato: fra le sue donne, amanti e amiche, fra i suoi figli, frutto di molte passioni nel corso degli anni, fra i tanti amici e conoscenti che popolavano le sue tele, così come le tavolate imbandite e le spiagge davanti al mare. Si tratta di foto che provengono dell’Archivio Quinn, Zurigo, selezionate direttamente da Wolfgang Frei. Di questi scatti, 26 sono inediti e mai stampati prima.
Trasferitosi negli anni ’40 a Monaco, Quinn (Dublino 1920 – Svizzera 1997) fu testimone dell’intensa vitalità che caratterizzò la Costa Azzurra degli anni ‘50 e ‘60, divenuta meta vacanziera per tante stelle, politici e artisti. Tra le personalità che vi si stabilirono c’era anche Picasso, già da allora una star. Quinn scattò le prime foto a Picasso con i suoi due figli, nel 1951. L’artista apprezzò e permise anche in seguito al fotografo di realizzare ulteriori scatti, grazie anche alla natura di “buen fotógrafo” di Quinn, ben lontano dalla categoria dei paparazzi insistenti della stampa scandalistica.
Quinn riesce a restituire, nell’arco di oltre 20 anni, un ritratto reale, credibile e documentario dell’artista, anche nel dualismo della sua personalità: c’è il Picasso Casanova e l’uomo di famiglia, il clown e il jolly estroverso, ma anche il maestro molto attento. Insomma un Picasso insolito, davvero autentico e ricco di umanità, ma soprattutto non convenzionale.
Racconta ancora Frei: «Anche se Quinn era un caro amico non era quasi mai possibile fissare con lui per tempo un appuntamento. Spesso Picasso dava l’ordine di non essere disturbato. Quasi tutte le visite erano impreviste e improvvisate. Questo però era in linea col modo di lavorare di Quinn: i suoi scatti non avevano infatti bisogno di lunghi preparativi tecnici. Non faceva uso del treppiede e si rifiutava di illuminare artificialmente gli ambienti e far posare Picasso. L’obiettivo era quello di mostrare in quali condizioni l’artista creava le sue opere».
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Vademecum
PICASSO. RITRATTO INTIMO Foto di Edward Quinn
15 dicembre 2018 – 31 marzo 2018
MAG Palazzo Bufalini Piazza Duomo Spoleto
ORARI:
martedì/domenica 10.00 18.30
25 dicembre: 10.00 12.30 – 15.30/18.30
31 dicembre: 10.00 18.30
1 gennaio: 12.30 18.30
INGRESSO: intero 5.00 e. ridotto 3.00 e.
INFORMAZIONI: 074 3225302