NAPOLI – Dal 16 marzo al 2 luglio 2024, Palazzo Reale di Napoli ospita la mostra TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore: un viaggio immersivo nell’universo fantastico e letterario di uno dei più grandi scrittori del Novecento, padre de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit.
Un’esposizione ricca e coinvolgente
Attraverso manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte, la mostra permette di conoscere l’uomo Tolkien: non solo il professore di Oxford, il linguista e il filologo, ma anche il padre, l’amico e il narratore di storie epiche che hanno incantato generazioni di lettori.
Un focus sul legame con l’Italia
La mostra dedica ampio spazio al profondo legame di Tolkien con il nostro Paese, dai suoi viaggi a Venezia e Assisi alle sue relazioni con studiosi e intellettuali italiani. Un’occasione per scoprire come l’Italia abbia influenzato la sua opera e la sua visione del mondo.
I film e l’eredità di Tolkien
Non mancano approfondimenti sugli adattamenti cinematografici delle sue opere, dai film di Ralph Bakshi alla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, fino all’impatto di Tolkien sulla musica, l’arte e il mondo dei fumetti. La mostra consente di esplorare come il suo immaginario abbia permeato la cultura pop e continui a ispirare artisti e creativi in tutto il mondo.
Una mostra promossa dal Ministero della Cultura
Fortemente voluta dal Ministro Gennaro Sangiuliano e promossa dal Ministero della Cultura, con la collaborazione dell’Università di Oxford, l’esposizione è stata inaugurata dal ministro Sangiuliano, il quale ha dichiarato: “La mostra su Tolkien a Palazzo Reale a Napoli, dopo lo straordinario successo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, offre al pubblico un’ulteriore occasione per scoprire o riscoprire il vissuto e l’immaginario di questo straordinario autore, che con i suoi valori ha segnato profondamente la letteratura del Novecento: amicizia, solidarietà, fraternità, amore per la natura e, soprattutto, la salvaguardia dell’umano e della sua dimensione spirituale sono tutti elementi centrali della sua opera, invisi a un certo nichilismo al quale noi ci opponiamo con forza”.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da da Skira che si avvale dei contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino.