MILANO – Chi nasce in una parte del mondo ha accesso a cure mediche e istruzione, chi nasce altrove affronta ostacoli insormontabili. La distanza tra questi due estremi è il cuore di Inequalities, la 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, in programma dal 13 maggio al 9 novembre 2025. Attraverso arte, architettura e ricerca, il progetto dà forma a un racconto che non si limita a osservare le fratture sociali, ma ne esplora le origini e le possibili trasformazioni. L’evento chiude una trilogia iniziata con Broken Nature nel 2019 e proseguita con Unknown Unknowns nel 2022, ponendo al centro la dimensione umana e sociale delle disparità economiche, geografiche, etniche e di genere.
Attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi, Inequalities esplorerà come le diseguaglianze influenzino la vita quotidiana e le prospettive future delle persone in tutto il mondo. L’Esposizione, promossa da Triennale Milano in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE), vedrà il coinvolgimento di artisti, architetti, storici e scienziati di fama internazionale.
Curatori e protagonisti dell’esposizione
Numerosi protagonisti del mondo della cultura e dell’arte parteciperanno a questa edizione. Tra i curatori spiccano Norman Foster, Beatriz Colomina, Mark Wigley, Hans Ulrich Obrist e Theaster Gates, ciascuno con un approccio interdisciplinare al tema delle diseguaglianze.
Tra gli architetti coinvolti figurano vincitori del Pritzker Prize come Kazuyo Sejima e Alejandro Aravena, oltre a esponenti dell’arte e della ricerca come Elizabeth Diller, Boonserm Premthada e Amos Gitai. Un contributo di rilievo verrà dato anche dal Premio Nobel per l’economia Michael Spence, che terrà una lecture inaugurale il 12 maggio.
Due chiavi di lettura: geopolitica e biopolitica delle diseguaglianze
L’Esposizione si articolerà su due livelli di analisi:
- Geopolitica delle diseguaglianze, che esplorerà la relazione tra ricchezza e povertà nelle città contemporanee.
- Biopolitica delle diseguaglianze, con un focus sulle differenze sociali, economiche e di genere che influenzano aspettative di vita, salute e mobilità.
Le partecipazioni internazionali e i Bee Awards
Inequalities vedrà il coinvolgimento di 43 paesi e numerose istituzioni accademiche, tra cui Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano e Università degli Studi di Milano.
Le partecipazioni internazionali saranno valutate nell’ambito dei Bee Awards, che premieranno i contributi più meritevoli per l’accuratezza e l’originalità nell’interpretazione del tema.
Un programma performativo e un tour educativo
Curata da Umberto Angelini, la programmazione performativa coinvolgerà artisti e collettivi di fama internazionale, tra cui Chiara Bersani, Peeping Tom, Virgilio Sieni e Joana Hadjithomas & Khalil Joreige.
Parallelamente, Triennale on tour porterà il dibattito sulle diseguaglianze nei municipi di Milano, con laboratori e attività aperte alla cittadinanza.
Un’identità visiva innovativa
L’identità visiva della 24ª Esposizione Internazionale è stata affidata alla design firm Pentagram, con un progetto grafico curato da Giorgia Lupi, basato su dati e narrazioni visive capaci di rappresentare la complessità delle diseguaglianze nel mondo.
Pubblicazioni e collaborazioni
Due pubblicazioni accompagneranno l’Esposizione: un catalogo ufficiale edito da Electa, disponibile dall’apertura, e un numero speciale della rivista Lotus, in uscita in autunno, che approfondirà le tematiche esposte. La manifestazione si avvarrà inoltre della collaborazione con istituzioni di prestigio come la Columbia University, la Princeton University, la Norman Foster Foundation e le Serpentine Galleries.
Triennale Milano
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