MILANO – Prende il via il 15 luglio 2022 la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.
L’Esposizione, che quest’anno affronta il tema dell’ignoto interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo uno spazio di riflessione su “quello che non sappiamo di non sapere”, riunisce mostre e progetti che coinvolgono 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesi, 23 partecipazioni internazionali, con una forte presenza anche del continente africano (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda).
“La grande e plurale costellazione di mostre, installazioni ed eventi di Unknown Unknowns. AnIntroduction to Mysteries – ha spiegato Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, nel corso della presentazione – non ha l’ambizione di conquistare gradualmente il vasto territorio che sfugge alla nostra conoscenza. Vuole piuttosto esplorarlo con l’attitudine di chi sceglie, in primo luogo, la sfida dell’empatia, capacità esclusivamente umana di mettersi negli occhi degli altri soggetti viventi e di mappare, da queste variegate angolature, i bordi dell’ignoto contemporaneo. Quello che non sappiamo di non sapere non è la constatazione di un limite, ma la percezione di una forma di conoscenza che rispetta l’ignoto, a volte abbracciandolo, a volte attraversandolo, a volte eludendolo. Ma sempre accettandolo come presenza costante della nostra vita.”
Le principali mostre
La mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, è il centro nevralgico della 23esima Esposizione Internazionale, con più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto.
Unknown Unknowns affronta una serie di tematiche tra cui la gravità, considerata “il più grande designer”, un artigiano che modella instancabilmente l’universo cui apparteniamo; le mappe, sistemi attraverso cui orientare traiettorie e percorsi; le nuove sfide dell’architettura, che si apre a prospettive inedite come quella di abitare lo spazio extraterrestre, fino ai misteri legati allo spazio profondo.
La mostra tematica comprende quattro special commission che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi,al collettivo di architetti statunitensi SOM, e all’artista turco- americano Refik Anadol. Oltre alle opere commissionate, la mostra include una serie di installazioni site-specific, tra cui quelle realizzate da Andrea Galvani, Bosco Sodi, Protey Temen, Julijonas Urbonas, Marie Velardi e l’adattamento di un’opera di Tomás Saraceno.
Lungo il percorso espositivo sono inoltre presenti quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e dove il visitatore può abbandonarsi alle narrazioni di grandi personalità del mondo scientifico. Una speciale installazione a cura dell’Agenzia Spaziale Europea(ESA) chiude la mostra tematica offrendo una vista sorprendente della Terra, uno sguardo da lontano su di noi. Nell’ottica del riuso e della sostenibilità, l’allestimento della mostra tematica – progettato da Space Caviar e realizzato da WASP – è stato interamente creato attraverso la stampa 3D e prodotto negli spazi di Triennale da grandi stampanti, sviluppate per questa specifica applicazione architettonica, utilizzando solo materiali di origine naturale e in gran parte derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare.
Le partecipazioni internazionali
Sono 23 le partecipazioni internazionali presenti alla 23esima Esposizione Internazionale. Una proposta diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze, che darà conto della complessità e delle differenti tradizioni culturali.
Il Padiglione Italia è rappresentato dalla mostra La tradizione del nuovo, curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano.
Planeta Ukrain
Planeta Ukrain, il Padiglione dell’Ucraina alla 23esima Esposizione Internazionale, si articola in diversi spazi di Triennale Milano. Curato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con l’attrice Lidiya Liberman e la pianista Anastasia Stovbyr, presenta una panoramica della cultura contemporanea ucraina toccando diversi ambiti disciplinari.
Francis Kéré
Le opere che Francis Kéré, Pritzker Architecture Prize 2022, ha ideato per la Triennale invitano i visitatori a usare tutti i sensi e ricordano che esiste una conoscenza troppo spesso trascurata che dovremmo riscoprire per affrontare gli Unknown Unknowns che ci attendono.
The Future’s Present è una torre alta 12 metri, collocata nel piazzale davanti a Triennale, decorata con interpretazioni contemporanee di motivi tradizionali dell’architettura del Burkina Faso. La torre richiama l’idea dell’esplorazione e crea un vortice di immagini che parlano al passato e al futuro.
L’installazione Yesterday’s Tomorrow, al centro della sezione delle partecipazioni internazionali, interroga l’architettura vernacolare del Burkina Faso, con le sue pratiche e rappresentazioni, per farla rivivere in un modo nuovo. L’installazione è composta da due pareti che si curvano l’una nell’altra per creare uno spazio appartato in cui il visitatore è invitato a interrogarsi sui misteri e lo sconosciuto.
Kéré ha progettato inoltre l’installazione Under a Coffee Tree, realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group e situata nel Caffè Triennale. Un albero, simbolo di socialità, proprio come il rito del caffè che avvicina e accomuna persone diverse in tutto il mondo.
Kéré è stato inoltre incaricato dal Burkina Faso – che per la prima volta partecipa all’Esposizione Internazionale – di realizzare il progetto Drawn Together, un muro che i visitatori sono invitati a co-creare.
Mondo Reale, la mostra della Fondation Cartier pour l’art contemporain
La Fondation Cartier pour l’art contemporain, con cui Triennale Milano ha avviato un partenariato della durata di otto anni, partecipa con la mostra Mondo Reale, concepita da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale di Fondation Cartier, è una riflessione sui concetti di mistero e ignoto, attraverso il lavoro di 17 artisti internazionali.
L’exhibition design è realizzato da Formafantasma e riunisce opere iconiche, alcune delle quali realizzate appositamente per questa mostra, degli artisti: Jean-Michel Alberola, Alex Cerveny, Jaider Esbell, Fabrice Hyber, Yann Kebbi, Guillermo Kuitca, Hu Liu, David Lynch, Ron Mueck, Virgil Ortiz, Artavazd Pelechian, Sho Shibuya, Alev Ebüzziya Siesbye, Patti Smith, Sarah Sze, Andrei Ujica, Jessica Wynne.
La tradizione del nuovo
l Museo del Design Italiano di Triennale Milano, diretto da Marco Sammicheli, propone un progetto espositivo che, a partire dalla collezione di Triennale e dagli archivi delle passate Esposizioni Internazionali, racconta come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e dedicato all’esplorazione. La mostra, intitolata La tradizione del nuovo, raccoglie opere, installazioni, documenti, processi creativi e sperimentazioni che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali tra il 1964 e il 1996.
I progetti speciali
Gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa curano la mostra Il corridoio rosso, su progetto di allestimento di Margherita Palli e con la consulenza alle luci di Pasquale Mari.
Francesco Bianconi, scrittore, cantautore e musicista, presenta l’installazione Playing the Unknown, che riflette sul concetto di ignoto come spazio meraviglioso e abitabile, evocando le profondità degli oceani.
Il filosofo Emanuele Coccia, oltre a curare le due pubblicazioni che accompagnano l’Esposizione, ha ideato la video installazione Portal of Mysteries che accoglie il pubblico introducendo i temi delle mostre, realizzata dallo studio Dotdotdot.
Ingrid Paoletti, in collaborazione con altri docenti del Politecnico di Milano, presenta il progetto Alchemic Laboratory.
L’artista e regista teatrale Romeo Castellucci, Grand Invité 2021-2024 di Triennale, partecipa con due progetti: uno performativo, intitolato domani, e uno installativo, EL, in programma dal 5 al 20 novembre 2022.
Nello spazio espositivo intorno a Casa Lana è stata inoltre allestita la mostra Ettore Sottsass. Il calcolo, secondo appuntamento del ciclo dedicato all’architetto e designer che affronterà il rapporto tra grande numero e tecnologia e la collaborazione di Sottsass con Olivetti.
Bee Awards
Anche per questa edizione verranno assegnati i Bee Awards ai tre contributi più meritevoli tra le partecipazioni internazionali. La giuria è composta da Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Ersilia Vaudo e Francis Kéré, Main Curators della 239 Esposizione Internazionale, Francesca Lavazza, Board Member Lavazza Group, Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design del Museum of Modern Art di New York e fondatrice e Direttrice del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo dello stesso museo, ed è presieduta da Benedetta Tagliabue, architetto e socia dello studio Miralles Tagliabue EMBT.
Le attività digital e immersive
Spazio anche a una serie di progetti digitali, dal gaming alla realtà virtuale ai podcast, e gli articoli della sezione Diario 2022 del magazine di Triennale offrono ulteriori spunti di riflessione.
In particolare, l’esperienza in realtà virtuale 1923: Past Futures consente di ricreare “futuri passati”, proponendo un viaggio nel tempo per scoprire la storia delle Esposizioni Internazionali. La narrazione attraversa un secolo di storia di Triennale – dal 1923 a oggi – in un’esperienza immersiva.
Due sono le pubblicazioni , curate da Emanuele Coccia ed edite da Electa, che accompagnano l’Esposizione Internazionale.
Vademecum
23esima Esposizione Internazionale di Triennale Milano
Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries
15 luglio – 11 dicembre 2022
Orari Triennale Milano:
Martedì – domenica
11.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)
Biglietti: 22 euro (intero) / 18 euro (ridotto) / 11 euro (studenti)
Il biglietto è valido dal suo acquisto fino alla chiusura dell’Esposizione per visitare le diverse sezioni anche in giornate tra loro diverse.
Prevendite: triennale.org e vivaticket.com
Informazioni per le prevendite: biglietteria Triennale, biglietteria@triennale.org oppure T. +39 02 72434 208