UDINE – Gli archeologi dell’Università di Udine, in collaborazione con la Direzione delle Antichità di Dohuk, hanno portato alla luce reperti che riscrivono la storia delle prime società agricole. Nel sito di Kanispan, risalente al VII millennio a.C., sono state identificate le prime forme di produzione ceramica associate alla lavorazione dei cereali. Una scoperta che offre nuove prospettive sulle dinamiche delle società neolitiche nell’area dell’Alto Tigri Orientale.
Il progetto di scavo: obiettivi e scoperte principali
L’”Asingeran Excavation Project,” coordinato dal professor Marco Iamoni dell’Università di Udine, si propone di indagare i processi che hanno trasformato le prime comunità agricole, caratterizzate da un’organizzazione egalitaria, in insediamenti complessi con una struttura sociale gerarchica e specializzazione lavorativa. Le aree di ricerca, situate nella piana di Navkur vicino alla città di Rovia, hanno fornito reperti di eccezionale interesse scientifico.
Nel sito di Kanispan, le tracce di ceramica rappresentano una delle più antiche evidenze di produzione associata all’agricoltura nella regione. Questi reperti dimostrano un legame diretto tra l’evoluzione tecnologica e l’adattamento alle necessità agricole delle prime comunità stanziali.
Nel vicino sito di Asingeran, due grandi edifici denominati Rectangular Mudbrick Building e White Building (datati tra 6000 e 7000 anni fa) testimoniano l’esistenza di élite locali. Questi edifici, situati su una collina, simboleggiano il crescente potere politico e sociale in una fase di transizione verso società stratificate.
Analisi e collaborazioni scientifiche
Gli archeologi proseguiranno il lavoro con analisi di laboratorio su reperti ceramici, resti vegetali e campioni di DNA, grazie alla collaborazione con le università di Bologna e Padova e il Museo Nazionale di Danimarca. Studi questi che permetteranno di ricostruire le strategie agricole, le modalità di sussistenza e la struttura sociale delle prime comunità della piana di Navkur.
Il valore storico di Asingeran e Kanispan
Asingeran, identificato nel 2013, ha rivelato una stratificazione continua che va dal Neolitico Ceramico all’inizio del III millennio a.C., con fasi di reinsediamento significative nella seconda metà del II millennio a.C. «Il sito – spiega Iamoni – è un caso studio per comprendere la nascita della complessità socio-economica nell’Alto Tigri Orientale e nella Mesopotamia Settentrionale».
Testimonianze dell’epoca ottomana
Oltre ai ritrovamenti neolitici, gli scavi ad Asingeran hanno riportato alla luce abitazioni in pietra risalenti al periodo ottomano (1500-1800 d.C.). Queste strutture, con focolari e buche di palo, forni per la cottura di alimenti (tannur) e una fornace, restituiscono uno spaccato della vita domestica dell’epoca.