FIRENZE – Il 26 ottobre è per la XIII Florence Biennale il giorno della prima premiazione alla carriera. Sarà la stilista e attivista inglese Vivienne Westwood a ritirare il “Premio Leonardo da Vinci” alla carriera per il design.
Westwood sarà premiata alle 17.00 nell’area teatro del Padiglione Spadolini, con la seguente motivazione: «in riconoscimento di una produzione creativa rivoluzionaria che ha segnato la storia del design della moda nel corso degli ultimi cinquant’anni, cambiando e ampliando il concetto di femminilità, e per aver ideato e promosso campagne innovative con l’obiettivo di proteggere la vita sulla nostra Madre Terra».
Vivienne Westwood simbolo dell’avanguardia britannica

A partire dal 1971, quando ha aperto con Malcolm McLaren il suo primo negozio a Londra, Vivienne Westwood si è affermata come simbolo dell’avanguardia britannica, definendo lo stile della cultura Punk, per poi dedicarsi sempre più all’attivismo in difesa dei diritti umani, attraverso ONG come Liberty, Reprieve, Amnesty International e War Child. La Westwood si è battuta anche per salvare la Foresta pluviale e per fermare il cambiamento climatico, grazie a importanti progetti e campagne come CoolEarth.org, Environmental Justice Foundation, “Save the Artic” (Greenpeace) ed Ethical Fashion Initiative: un programma che sostiene il lavoro di migliaia di donne provenienti da comunità africane emarginate e consente a produttori e artigiani locali di entrare nella catena del valore internazionale, fornendo un reddito ad alcune delle persone più povere del mondo. Le collezioni nate da questo progetto sono create utilizzando materiali riciclati da baraccopoli e discariche e i proventi aiutano a fermare la deforestazione in quell’area.
Westwood sarà presente alla XIII Florence Biennale insieme al suo compagno – sia nella vita privata che professionale – Andreas Kronthaler. In mostra le è stato dedicato uno spazio espositivo che ripercorre le tappe principali della sua carriera, con una particolare attenzione alle sue campagne in difesa dei diritti umani e dell’ambiente.
L’omaggio a Tamara De Lempicka
La giornata del 26 ottobre prevede anche, alle ore 11, sempre nell’area teatro del Padiglione Spadolini, il “Tamara art event”, ovvero la “Conferenza sull’artista Tamara De Lempicka” organizzata da Studio Artemisia, con la collaborazione di De Lempicka Estate e moderata dall’architetto Margherita Blonska Ciardi. Per l’occasione, alcune delle serigrafie originali dell’artista polacca sono esposte accanto ai finalisti della prima edizione del “Tamara Art Award”.

La pronipote dell’artista Marisa Daporto de Lempicka sarà l’ospite d’onore dell’evento che si propone di svelare alcune curiosità su questa vera star dell’arte degli anni Venti. Il “Tamara Art Award” internazionale è un omaggio a questa “Regina dell’Art Déco”, che è stata anche stilista, promotrice del glamour e una delle prime donne e artiste impegnate nell’emancipazione femminile. Il famoso dipinto Autoritratto sulla Bugatti Verde divenne il motto dipinto di Tamara de Lempicka, inteso come affermazione della libertà e dell’indipendenza della donna moderna.
Il “Tamara Art Award” riprende il tema della Biennale dell’eterno femminino e vuole ricordare la personalità di Tamara de Lempicka, il suo carattere forte e combattivo, la sensualità e il fascino che ha saputo conquistare Parigi.
Questa edizione della Florence Biennale prosegue fino alla fine di ottobre – con ingresso a pagamento di 10 euro (ridotto 7 euro, convenzioni 5 euro) – con orario 10-20 (escluso domenica 31 quando chiuderà alle ore 19).
Ulteriori informazioni e il programma dettagliato delle premiazioni e degli appuntamenti della mostra sono disponibili al sito web www.florencebiennale.org.