GORIZIA – Giuseppe Ungaretti sarà è il primo testimonial di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture“. L’iniziativa, ideata e curata da Marco Goldin, prende forma attraverso un ampio progetto dedicato a Ungaretti e al Carso, dove il poeta combatté durante la Prima guerra mondiale. Il progetto prenderà vita attraverso la mostra Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia, che si svolgerà tra Gorizia e Monfalcone, e uno spettacolo teatrale.
Il progetto e la doppia mostra
Il progetto Ungaretti, come spiegato da Mario Anzil, Vice Presidente e assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, è stato “fortemente voluto perché riteniamo non sia possibile parlare di Gorizia, del Carso e di cultura dei luoghi, senza ricordare e celebrare Giuseppe Ungaretti, il poeta e il soldato, proprio a 110 anni dalle prime poesie raccolte nel suo Il porto sepolto. Lasciare che sia l’arte a parlare di lui, dei luoghi e degli eventi che ha vissuto e che l’hanno ispirato, equivale forse a utilizzare il linguaggio che più si avvicina alla poesia e che meglio la interpreta, restituendo al pubblico un messaggio efficace ed emotivamente coinvolgente.”
La doppia mostra, prevista al Museo di Santa Chiara a Gorizia e alla Galleria comunale d’arte contemporanea di Monfalcone, presenterà al pubblico un viaggio emozionante attraverso la vita del poeta.
La parte goriziana si concentrerà sul racconto della storia di Ungaretti sul Carso, dalle battaglie in cui ha partecipato all’aspetto morfologico caratteristico dei luoghi. Attraverso due stazioni multimediali al Museo Civico, il percorso espositivo sarà arricchito da una sessantina di quadri di dodici autori contemporanei italiani, appositamente realizzati per interpretare il Carso di Ungaretti con il linguaggio attuale.
A Monfalcone, la Galleria comunale ospiterà un’area dedicata alla pittura nelle Venezie nel periodo in cui Ungaretti era sul Carso (dal 1915 all’autunno del 1917).
“Ho scelto di raccontare lì la pittura che nelle Venezie si faceva, in quel secondo decennio del Novecento, al tempo di Ungaretti sul Carso. Il momento preciso sarebbe dalla fine del 1915 all’autunno del 1917, ma per più precisa comprensione storica del fenomeno ho deciso di lavorare appunto sull’intero decennio”, anticipa Goldin.
“In questo senso la Venezia di Ca’ Pesaro, con le sue esposizioni, è il centro di tutto. Saranno in mostra opere importanti di artisti come Boccioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini, Cavaglieri, Oppi, Moggioli e altri. Infine, anche quattro o cinque autori, soprattutto triestini ma non solo – da Parin a Sambo, da Guido e Piero Marussig a Pellis – per rappresentare appieno l’ambito regionale in rapporto all’avanguardia capesarina. Tra l’altro, alcuni dei pittori del Friuli Venezia Giulia esponevano proprio a Ca’ Pesaro”.
Lo spettacolo teatrale
Ad anticipare le mostre sarà uno spettacolo teatrale, creato e diretto da Marco Goldin, che si terrà in sei città del Friuli Venezia Giulia e del Veneto nel mese di aprile. Della durata di 90 minuti, lo spettacolo ripercorrerà la storia di Ungaretti sul Carso attraverso letteratura, storia, luoghi e pittura. La voce straordinaria di Antonella Ruggiero, affiancata da canzoni di Goldin e musiche di Remo Anzovino, introdurrà gli spettatori nell’atmosfera dell’azione teatrale.