AMSTERDAM – Si terrà nel 2023 al Rijksmuseum di Amsterdam la “prima e ultima” retrospettiva dedicata a Johannes Vermeer (1632-1675) e sarà la “più grande mostra mai dedicata all’artista”. Ad annunciarlo è stato il direttore del Rijksmuseum Taco Dibbits.
La mostra si svolgerà dal 10 febbraio al 4 giugno 2023, in collaborazione con il Mauritshuis a L’Aia. Verranno esposti i maggiori capolavori del Maestro olandese, tra cui “La ragazza con l’orecchino di perla”, “Fantesca che porge una lettera alla signora” e “La donna che legge una lettera davanti alla finestra”.
Molte delle opere esposte sono frutto di importanti prestiti, alcune di esse saranno esposte per la prima volta nei Paesi Bassi, come nel caso de “La donna che legge una lettera davanti alla finestra”, dipinto recentemente restaurato e proveniente dalla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
L’idea per la mostra su Vermeer è nata quando i curatori del Rijksmuseum hanno intuito che poteva esserci l’opportunità di prendere in prestito tre opere dell’artista conservate alla Frick Collection. Il museo, che normalmente non presta facilmente opere della sua collezione, ma attualmente è in una fase di ristrutturazione e le opere devono comunque essere rimosse. L’autorizzazione è stata quindi alla fine concessa per: “L’ufficiale e la ragazza che ride” (1657), “Concerto interrotto” (1658-59) e “Fantesca che porge una lettera” (1666-67).

“La ragazza con l’orecchino di perla” proviene invece dal Mauritshuis. “Siamo molto felici di prestarla a questa collaborazione unica – ha detto Martine Gosselink, direttore del museo dell’Aia. – Ci mancherà molto, ma una mostra di Vermeer senza la ragazza non è semplicemente una mostra di Vermeer”.
La mostra – ha spiegato Dibbits – indagherà “il talento di Vermeer come pittore, le sue scelte artistiche e le motivazioni delle sue composizioni, così come il processo creativo dei suoi dipinti”. “La fragilità dei dipinti – ha inoltre sottolineato il direttore del Rijksmuseum – insieme alla crescente concorrenza tra i musei per i prestiti rende quasi certo che una mostra su questa scala non si ripeterà”. “Con questa mostra – ha aggiunto – possiamo presentare la pittura di Vermeer a una nuova generazione al suo più alto livello, e presentare i risultati delle ultime ricerche”.