UDINE – Dal 25 novembre si apre il sipario sulla mostra Pittori del Settecento tra Venezia e Impero. Arte attraverso i territori del Friuli Venezia Giulia, organizzata dai Musei Civici di Udine in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia.
La rassegna, ospitata presso il Castello di Udine, presenta un corpus di 130 opere e documenti, che ripercorrono la produzione artistica che ha caratterizzato la regione nel XVIII secolo.
Il contesto storico
Il contesto storico in cui si sviluppa l’arte friulana del Settecento è al centro dell’esposizione. Attraverso una ricerca durata trent’anni, sono emerse nuove pagine di quello che gli studiosi definiscono “il secolo Veneziano” di Udine.
Opere mai prima esposte al pubblico daranno vita a una narrazione che restituisce la vivacità in ambito artistico, testimoniando anche la frequenza con la quale gli artisti si spostavano lungo la direttrice Vienna-Venezia, le capitali delle due grandi potenze europee che dominavano sulla regione e sulle città di Udine e Gorizia, ovvero l’impero Asburgico e la Serenissima Repubblica di Venezia.
La centralità di Udine
L’Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone, sottolinea la centralità di Udine nel XVIII secolo e oggi: “Udine, adesso come nel ‘700, occupa una posizione di evidente centralità tanto nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia quanto nelle linee di collegamento dell’Europa geografica.”
La mostra intende, dunque, offrire uno sguardo privilegiato su come Udine, all’epoca crocevia di rotte tra Vienna e Venezia, abbia accolto e influenzato figure di grande rilevanza, lasciando un’eredità culturale di inestimabile valore.

Protagonisti del Settecento
La curatrice del progetto, Vania Gransinigh, insieme a Liliana Cargnelutti e Alessandro Quinzi, hanno messo in luce le personalità che hanno trovato nel Friuli Venezia Giulia una fonte di ispirazione per esprimere la loro arte.
La mostra – come spiega Gransinigh – pone particolare attenzione al filo rosso che collega le varie tappe del percorso espositivo, evidenziando l’attività sul territorio di artisti i come Giambattista Tiepolo, Giandomenico Tiepolo, Pietro Longhi, Nicola Grassi, Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso e Francesco Chiarottini.
Opere dalle chiese parrocchiali
Un elemento caratterizzante dell’esposizione è la provenienza di opere dalle chiese parrocchiali delle province di Udine, Pordenone e Gorizia.
In tal senso, la mostra favorisce una lettura comparativa e d’insieme. Oltre alla committenza religiosa, si fa riferimento anche alle iniziative promosse dalla famiglia Savorgnan, che la storia vuole tradizionalmente legata alla Repubblica di San Marco e al suo stile architettonico, estremamente riconoscibile tra le vie del centro storico Udinese.
Particolare attenzione anche alla storia della famiglia de Pace, Conti dell’Impero, legati sia al contesto goriziano che a quello udinese per la residenza dei due diversi rami della famiglia.
I de Pace possedevano una villa nella località di Tapogliano in territorio asburgico che abbellirono di ricchi ornamenti e di una interessante collezione di dipinti, cui appartengono anche numerosi ritratti presentati in mostra. Si tratta di opere che testimoniano, nel loro complesso, i molteplici riferimenti figurativi che i loro committenti ebbero ben presenti nel momento in cui interpellarono i pittori a cui affidare la resa delle effigi familiari.
La mostra aprirà al pubblico nelle sale del Castello dal 25 novembre al 7 aprile 2024, e a partire dal 14 dicembre sarà visitabile anche a Palazzo Attems Petzenstein nell’area isontina.
Vademecum
PITTORI DEL SETTECENTO TRA VENEZIA E IMPERO.
Arte attraverso i territori del Friuli Venezia Giulia
25 novembre 2023 – 7 aprile 2024