ROMA – Via libera dal Senato per la legge di Bilancio 2023, con 107 voti a favore, 69 contrari e 1 astenuto.
Il Sottosegretario di Stato per la cultura Lucia Borgonzoni sulla Manovra economica ha commentato: “Dagli investimenti per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale custodito dai piccoli Comuni italiani ai fondi per le imprese culturali e creative, dalle misure mirate al rafforzamento delle tutele dei lavoratori dello spettacolo agli incentivi per avvicinare i giovani alla cultura. La Legge di Bilancio propone azioni strategiche per lo sviluppo e la promozione del patrimonio storico e artistico del Paese nonché del settore. Tra i diversi interventi a cui lavoreremo da subito, quelli a favore delle sale. E con il nuovo anno – aggiunge Borgonzoni – inizierà un ciclo di tavoli di confronto tematici proprio per mettere a punto strumenti in grado di rispondere in maniera ancora più incisiva ad esigenze e necessità del sistema audiovisivo italiano”.
Di seguito le principali misure per la cultura
Indennità lavoratori di spettacolo
Si prevede l’incremento di 60 milioni di euro per l’anno 2023, di 6 milioni di euro per il 2024 e di 8 milioni di euro per il 2025 dell’autorizzazione di spesa di cui all’art. 1, comma 352 della legge n. 234 del 2022, relativa al Fondo per il sostegno economico temporaneo – SET, istituito presso il Ministero della cultura.
Carta della Cultura giovani e Carta del merito
Al fine di consentire l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera sono concesse, a decorrere dall’anno 2023: a) una “Carta della cultura Giovani” a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età; b) una “Carta del merito”, agli iscritti agli istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati che abbiano conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di almeno 100 centesimi, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma e cumulabile con la carta di cui alla lettera a).
Si prevede che, in caso di violazioni, ove il fatto non costituisca reato, il prefetto dispone a carico dei trasgressori l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra dieci e cinquanta volte la somma indebitamente percepita o erogala e comunque non inferiore nel minimo a euro 1.000.
Fondo unico per lo spettacolo
Il Fondo unico per lo spettacolo di cui all’articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163, assume la denominazione di Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo.
Acquisto in via di prelazione di Beni culturali
Sono stanziati venti milioni di euro nel 2023, 2024 e 2025 per consentire al ministero della cultura “l’esercizio della facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali ai sensi dell’articolo 60 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché le acquisizioni coattive di beni culturali nei settori di competenza a titolo di acquisto all’esportazione o di espropriazione ai sensi degli articoli 70, 95, 96, 97, 98 e 99 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ovvero le acquisizioni a seguito di trattativa privata secondo le modalità di cui all’articolo 21 del regio decreto 30 gennaio 1913, n. 363“. La misura, anche se non espressamente indicato, dovrebbe consentire allo Stato di acquisire Villa Verdi a Piacenza.
Fondo per la cultura italiana
Si prevede che, nello stato di previsione del Ministero della cultura, sia istituito un Fondo per la cultura Italiana da ripartire con una dotazione di 100 milioni di euro nel 2023, 34 milioni di euro nel 2024, 32 milioni di euro nel 2025 e 40 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. Con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, sono definiti i criteri di riparto e di attribuzione delle risorse del Fondo. Tra gli altri interventi in fase di definizione, si prevede di finanziare: la filiera editoriale con apposito Fondo del libro; incrementare il tax credit cinema e i fondi per la digitalizzazione dell’audiovisivo; raddoppiare i contributi per le dimore storiche, i carnevali e le rievocazioni storiche, con l’obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari e la qualità degli interventi così come sostenere il settore come festival, cori, bande e jazz; incentivare l’attività delle sale cinematografiche; provvedere all’assunzione di nuovo personale per i beni culturali e migliorare gli interventi per il patrimonio.
Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Accademia Vivarium
Si autorizza la spesa di 300.000 euro annui a decorrere dal 2023 per il finanziamento della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce con sede in Napoli. Si rifinanzia poi di 700.000 euro annui, a decorrere dal 2023, l’autorizzazione di spesa relativa al finanziamento dell’istituzione culturale denominata Accademia Vivarium novum, con sede in Frascati.
Patrimonio culturale immateriale dei piccoli Comuni
Viene autorizzata la spesa di 900.000 euro per il 2023 e 1 milione per ciascuno degli anni 2024 e 2025 a favore dell’Unione nazionale delle pro loco d’Italia, al fine di consentire la realizzazione del censimento e della valorizzazione delle espressioni del patrimonio culturale immateriale dei piccoli comuni, in attuazione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
Imprese culturali e creative
Si rifinanzia, nella misura di 3 milioni di euro per il 2023 e 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, il Fondo per le piccole e medie imprese creative istituito dalla legge n. 178/2020 nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy. Tali risorse possono essere impiegate promuovere la nuova imprenditorialità e lo sviluppo di imprese del settore creativo, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, promuovere la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi, le università e gli enti di ricerca, anche attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher da destinare all’acquisto di servizi prestati da imprese creative o per favorire processi di innovazione, sostenere la crescita delle imprese del settore, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi e favorire lo sviluppo del sistema imprenditoriale del settore creativo attraverso attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione.
Accademia dei Lincei
Si interviene sul regime fiscale dell’Accademia dei Lincei prevedendo: – con una norma di interpretazione autentica (dunque con applicazione retroattiva) si stabilisce che l’Accademia Nazionale dei Lincei è esente dalle imposte relative agli immobili anche non direttamente utilizzati per le finalità istituzionali della stessa; – che dal 1° gennaio 2023 opera l’esenzione IMU per gli immobili degli enti non commerciali, destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive; – che per il ristoro ai comuni del minor gettito IMU sia istituito un apposito Fondo nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo con dotazione di 2,1 milioni di euro per l’anno 2023