PERUGIA – Gualdo Tadino ospita fino al 24 marzo 2024 la mostra Luciano Ventrone – Primo e ultimo atto, presso la chiesa monumentale di San Francesco.
La retrospettiva postuma si propone di raccontare il percorso artistico di Luciano Ventrone, scomparso nel 2021, attraverso una selezione di 30 opere che abbracciano l’intera carriera. La mostra include sia il suo primo dipinto, realizzato a soli 14 anni, che l’ultimo, lasciato incompiuto nella sua casa-museo di Collelongo, in provincia dell’Aquila. Entrambi vengono esposti al pubblico per la prima volta, offendo la possibilità ripercorrere l’evoluzione artistica di Ventrone nel corso degli anni.
Una riflessione sull’arte e sulla vita di Luciano Ventrone
Luciano Ventrone è stato definito da Federico Zeri “il Caravaggio del XX secolo” e la sua arte ha conquistato fama e riconoscimento a livello internazionale. Tuttavia, Ventrone non è stato solo un grande pittore, ma anche uno scienziato della pittura. Fin dalle rappresentazioni delle cellule negli anni Sessanta, ingrandite al microscopio, opere messe poi a disposizione di testi di neurologia, ha affinato la propria antica tecnica pittorica, fatta di pazienti velature ad olio, confrontandola con le più avanzate tecnologie che oggi ci permettono di guardare e vedere “più” oltre il reale.
Le nature morte sono un tema predominante nella produzione artistica di Ventrone a partire dagli anni Ottanta. I suoi dipinti di frutta, verdura, agrumi e fiori trasmettono una sensazione di quiete e contemplazione, ma anche di drammaticità e inquietudine. Attraverso l’uso magistrale della luce e dello sfondo scuro, Ventrone riesce a conferire agli oggetti una presenza quasi tangibile. La pittura di Ventrone non inganna l’occhio, bensì la mente e costringe a un corto circuito per ridare senso a ciò che nella realtà non esiste, frutta, verdura, fiori che non sono mai così perfetti, mai così illuminati, mai così sul punto di essere veri.
Luciano Ventrone – Primo e ultimo atto è un omaggio alla memoria di un grande artista, ma anche un’occasione per il pubblico di riscoprire e apprezzare il suo straordinario contributo all’arte contemporanea. Gualdo Tadino, patria di Matteo da Gualdo (1435 circa-1507), antesignano di nature morte, si conferma come luogo ideale per celebrare l’opera di Ventrone.
La mostra è accompagnata dal volume “Luciano Ventrone – Catalogo ragionato dell’opera pittorica 1956-2021”, edito da Skira.
Vademecum
“Luciano Ventrone – Primo e Ultimo Atto”
dal 10 febbraio al 24 marzo 2024
Chiesa Monumentale di San Francesco, Corso Italia, Gualdo Tadino (Pg)
Orario: Dal giovedì alla domenica: 10.00 – 13.00; 15.00 – 18.00
Ingresso libero
Il circuito è dog friendly, sono ammessi alla visita gli amici a 4 zampe.
Per informazioni: cell.+39 347 7541791; tel. +39 075 9142445; www.polomusealegualdotadino.it