PRAGA – Dopo l’esposizione, dal titolo LA CINA NON È VICINA. Badiucao – opere di un artista dissidente, ospitata a Brescia al Museo di Santa Giulia, l’artista cinese dissidente Badiucao inaugura al DOX Centre for Contemporary Art di Praga la mostra “MADe IN CHINA”, a cura di Elettra Stamboulis, realizzata in collaborazione con Fondazione Brescia Musei.

Tanti i temi affrontati dalla mostra, che ripercorre l’opera di Badiucao nelle diverse sezioni che verranno allestite. Dalle opere pittoriche e multimateriali che testimoniano le violazioni dei diritti umani, alla censura inflitta ai cittadini cinesi sul tema Covid-19, dalla repressione del dissenso in Myanmar durante il colpo di stato militare del 2021 al tema dell’assimilazione culturale forzata degli Uiguri, fino al dettagliato racconto in chiave artistica delle proteste degli ultimi anni che hanno visto la popolazione di Hong Kong battersi per contrastare la linea politica governativa a Hong Kong. La mostra, aperta al pubblico dal 13 maggio al 28 agosto 2022, presenta anche le opere più recenti di Badiucao che riflettono sulla guerra in Ucraina.
“La Fondazione Brescia Musei – sottolinea il direttore Stefano Karadjov – è orgogliosa che il progetto culturale ed espositivo realizzato insieme a Badiucao trovi ora un suo spazio europeo dopo la prima esposizione a Brescia al Museo di Santa Giulia”. “Questa itineranza della mostra – continua Karadjov – per la quale ringrazio gli organizzatori del DOX Centre for Contemporary Art nonché la curatrice del progetto Elettra Stamboulis, è pienamente in linea con gli obiettivi per i quali Fondazione Brescia Musei ha avviato tre anni fa questo ciclo espositivo dedicato allo stringente rapporto tra arte contemporanea e i diritti umani. Dare spazio agli artisti perseguitati per le loro idee scoprendo nuove firme del panorama artistico internazionale, editandole e dando loro una voce. Una serie di obiettivi pienamente in linea con la definizione di museo e con le condizioni necessarie al pluralismo dell’informazione e alla rappresentazione dei grandi temi della nostra contemporaneità. Auguro al DOX Centre for Contemporary Art che ha creduto in questo progetto lo stesso successo che questa mostra ha arriso alla nostra Istituzione e mi rallegro che questo progetto consenta ai musei di Brescia per la terza volta in soli due anni di programmare fuori dei propri confini nazionali un programma espositivo originale, inedito e interamente creato all’interno del nostro settore Ricerca e Sviluppo” – conclude il direttore.
Fondazione Brescia Musei prosegue dunque il percorso iniziato nel 2019 con la mostra Avremo anche giorni migliori. Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche, nella quale l’artista curda, attraverso l’esposizione di una sessantina di opere inedite, ha intersecato e intrecciato la propria vicenda personale con i drammatici eventi politici della più stringente attualità, evidenziando la relazione tra opere contemporanee e diritti umani. Dopo il successo di Brescia, una selezione di opere di Zehra Doğan sono state esposte nel 2021 al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.