ROMA – Si chiama Giorgio Morandi, Il tempo sospeso il progetto espositivo a cura di Marilena Pasquali, fondatrice e direttrice del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna, realizzato in collaborazione con il Centro Studi Morandi e con il patrocinio del Comune di Roma e del Comune di Grizzana Morandi.
Una mostra che si articola in due tappe: quella dal 30 aprile al 2 luglio 2022 nella sede romana della Galleria Mattia De Luca, dove saranno esposti capolavori dipinti da Morandi nell’arco di quarant’anni, dagli anni Venti ai primi anni Sessanta; in autunno quella nella sede di New York dove sarà ospitata un’antologica ancora più ampia, accompagnata da una ricca selezione di lavori su carta.

Il progetto, ideato da Mattia De Luca, è ispirato dalla sospensione che si è imposta su tutti con la pandemia e che, in qualche modo, si lega a quella che aleggia sulle opere di Morandi, sulla loro atmosfera, su quella peculiare luce.
La scelta di affidare a Marilena Pasquali – una delle massime esperte dell’opera del pittore bolognese – la curatela, ha così concretizzato una visione e definito questo progetto.
“Mettere il reale tra parentesi per riuscire a viverlo. Prendere le distanze dal mondo per poterlo abitare, per accettarlo senza perdere autonomia di pensiero e umanità di comportamento. Sostenere l’importanza della sospensione, la necessità dell’attesa, il bisogno di distacco”. E continua “Raramente un artista ha saputo trasmettere tutto questo – ragione e sentimento fusi insieme – come ha fatto Giorgio Morandi con le sue composizioni di oggetti, i suoi scorci di natura, i suoi fiori di seta, immagini in apparenza così “neutrali” e in realtà così forti, così vuote di uomini e così colme di umanità. Morandi è artista “sull’orlo”, sempre in equilibrio sulla soglia di un tempo e di un mondo che stanno cambiando a grande velocità, e come tale oggi è più che mai necessario, in questo tempo difficile e sempre più veloce, inafferrabile e spesso incomprensibile”.

Giorgio Morandi, Il tempo sospeso, vuole insomma valorizzare la figura di Morandi come uomo e artista saldamente ancorato al ventesimo secolo: un uomo che ha vissuto due guerre mondiali e provato il peso della disillusione, la perdita di riferimenti, la sconfitta di ogni credo. Per arginare la deriva dell’umano il pittore ricerca un ordine mentale, un’armonia della forma, una materia che si fa luce, senza tuttavia cancellare il brivido del dubbio che si ritrova in ogni sua immagine, trasformato in attesa, sospensione.
La parabola artistica di Morandi viene ripercorsa attraverso prestigiosi prestiti e depositi da importanti istituzioni (come quelle bolognesi o il Museum für Gegenwartskunst Siegen) e collezioni private.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1953. Olio su tela, 35 x 44 cm foto di Daniele Molajoli
Nella mostra romana l’accostamento tra alcune “varianti” morandiane mette in luce nuovi spunti critici, come anche alcuni documenti inediti emersi recentemente dagli archivi di famiglia e integrati al percorso espositivo. Una scoperta che aggiunge dettagli originali sulla vita di un maestro dal percorso unico e rappresenta un importante valore aggiunto al pregio di questo articolato progetto espositivo.
Un catalogo con saggi della curatrice e di altri studiosi, letterati, artisti, accompagna il progetto espositivo.
Vademecum
GALLERIA MATTIA DE LUCA
GIORGIO MORANDI | Il tempo sospeso
30 aprile – 2 luglio 2022
a cura di Marilena Pasquali
Galleria Mattia De Luca
Palazzo Albertoni Spinola
Piazza di Campitelli 2, Roma
info@mattiadeluca.com
T. +39 06 6991188
F. +39 06 69941636