MILANO – Una sorta di grande Wunderkammer è la mostra dedicata a Max Ernst (1891-1976) a Palazzo Reale di Milano, aperta al pubblico a partire dal 4 ottobre 2022. Si tratta della prima retrospettiva in Italia dedicata al grande artista, pittore, scultore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese.
Con oltre 400 opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, fotografie, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero, la rassegna permette al visitatore di immergersi in un avvincente itinerario che ripercorre l’avventurosa parabola creativa dell’artista, segnata dai grandi avvenimenti storici del XX secolo e costellata di amori straordinari, nonché di amicizie illustri. “Un viaggio tra stupore e meraviglia” , così ha definito l’esposizione Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano


La mostra è curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech che hanno compiuto un lungo lavoro di studio e d’indagine per includere, oltre a un’ottantina di dipinti, anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da parecchi decenni. Il percorso narra le vicende biografiche di Ernst raggruppandole in 4 grandi periodi, a loro volta suddivisi in 9 sale tematiche che dischiudono approcci interdisciplinari alla sua arte.
Pictor doctus, profondo conoscitore e visionario interprete della storia dell’arte, della filosofia, della scienza e dell’alchimia, Max Ernst viene presentato in questo contesto quale umanista in senso neorinascimentale. Se André Chastel affermava di rinvenire in Ernst una sorta di “reincarnazione di quegli autori renani di diavolerie tipo Bosch”, Marcel Duchamp vi aveva rintracciato “un inventario completo delle diverse epoche del Surrealismo”.


Spiega Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale: “La principale idea progettuale che ci ha guidato nella proposizione di questa mostra, alla quale i curatori hanno dedicato una attività di ricerca e di studio particolarmente impegnativa, protrattasi per diversi anni, è stata quella di raccontare il lavoro di Ernst nella sua enorme e sfaccettata complessità per offrire una lettura del pittore tedesco che rispettasse la poliedricità dei suoi interessi, che esorbitano quelli di più fedele adesione alla poetica surrealista. Ne emerge un quadro articolato in cui vediamo Ernst interagire con il movimento del Cavaliere Azzurro (assolutamente iconico è il Crocifisso dei Musei Vaticani risalente al 1914), con la Metafisica (evidente il rimando alle otto litografie del portfolio del 1919 FIAT MODES pereat ars), con il Dadaismo, con l’Espressionismo astratto americano, con l’Informale (e qui basta ricorrere al Notturno del 1949)”. “La mostra – aggiunge – offre un viaggio appassionato e illuminante nella mente di uno dei più talentuosi artisti nel Novecento che, nonostante la sua centralità nella storia dell’arte del XX secolo, in Italia è stato rappresentato raramente”.


L’esposizione, visitabile fino al 26 febbraio 2023, è accompagnata un catalogo edito da Electa, che ha prodotto la mostra assieme al Comune di Milano-Cultura, in collaborazione con Madeinart.
Vademecum
Milano, Palazzo Reale
4.10.2022 – 26.02.2023
orari
lunedì chiuso
martedì, mercoledì, venerdì,
sabato, domenica: 10-19.30
giovedì: 10-22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra
orari ridotti
24 dicembre 2022 dalle ore 10.00 alle ore 14.30
25 dicembre 2022 dalle ore 14.30 alle ore 18.30
31 dicembre 2022 dalle ore 10.00 alle ore 14.30
1 gennaio 2023 dalle ore 14.30 alle ore 19.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra
biglietti
intero open 17 euro:
biglietti a data libera, validi fino a 15 giorni prima della chiusura della mostra
intero 15 euro
ridotto 13 euro
informazioni e prevendite
www.ticketone.it gruppiescuole@tosc.it t +39 02 33020021
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scuole e visite guidate
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