GERUSALEMME- Un affascinante e misterioso reperto archeologico, del periodo del Secondo Tempio, è stato scoperto e presentato al Museo di Israele a Gerusalemme. Si tratta di un raro contenitore in pietra multi-scomparto, risalente a circa 2.000 anni fa. Il particolare oggetto è stato rinvenuto durante gli scavi condotti dall’Autorità Israeliana per le Antichità nel Parco Nazionale delle Mura di Gerusalemme.
Un ritrovamento straordinario
La scatola, di forma quadrata e delle dimensioni di 30 x 30 cm, è scolpita in pietra calcarea tenera e suddivisa internamente in nove scomparti di uguale grandezza. Il suo ritrovamento è avvenuto all’interno di un antico magazzino datato alla fine del periodo del Secondo Tempio, situato lungo la Strada del Pellegrinaggio nella Città di Davide. I lati anneriti della scatola suggeriscono che sia stata avvolta dalle fiamme durante gli eventi tumultuosi della Grande Rivolta Ebraica che portarono alla distruzione di Gerusalemme.
Un legame con il commercio antico
Yuval Baruch e Ari Levy, direttori degli scavi per conto dell’Autorità Israeliana delle Antichità, hanno sottolineato l’importanza di questo ritrovamento nell’economia e nel commercio dell’antica Gerusalemme. Durante gli stessi scavi sono stati, infatti, rinvenuti numerosi oggetti che testimoniano un’intensa attività commerciale durante il periodo del Secondo Tempio, tra cui vasi di ceramica e vetro, strumenti di misurazione, pesi di pietra e monete. La scoperta della scatola multi-scomparto suggerisce, dunque, il suo utilizzo per scopi commerciali, forse per l’esposizione di merci lungo la strada frequentata dai pellegrini.
L’economia di Gerusalemme del Secondo Tempio, simile a quella di altre grandi città del mondo romano, vantava mercati ricchi di merci locali e importate. Tuttavia, la sua posizione come città tempio e centro di pellegrinaggio le conferiva una peculiarità unica. I mercati dovevano offrire articoli specializzati, conformi alle leggi sulla purezza ebraica, il che spiega l’ampio utilizzo di vasi di pietra, che non potevano diventare impuri secondo la legge ebraica.
La scatola appena scoperta si aggiunge ad altri ritrovamenti simili a Gerusalemme, soprattutto nella Città di Davide. Tuttavia, è l’unico esemplare completo finora conosciuto. Gli archeologi, pur formulando ipotesi sul suo possibile utilizzo, continuano a interrogarsi su quale fosse la sua funzione precisa. La scoperta dei frammenti della scatola, e il loro restauro accurato, permetterà probabilmente di gettare nuova luce su questo antico mistero.
Una vetrina di tesori antichi
La scatola di pietra è ora esposta permanentemente al Museo di Israele, insieme ad altri reperti dell’epoca come affreschi colorati, lampadari e vasi di ceramica, pietra e metallo provenienti dalle lussuose dimore di Gerusalemme, sempre del periodo del Secondo Tempio.