LONDRA – Per festeggiare i 200 anni dalla nascita, la National Gallery di Londra si rifà il look. Per il 2024 è infatti previsto il più grande e ambizioso progetto della sua storia.
Tra gli interventi previsti, riuniti sotto il nome di “NG200”, c’è il miglioramento dell’atrio dell’ala Sainsbury del museo; la creazione di un nuovo centro di ricerca e una “Members House” nel Wilkins Building; la riqualificazione dello spazio esterno ai margini di Trafalgar Square. Il tutto con l’obiettivo di “rendere la Galleria a prova di futuro per i prossimi 200 anni“.
Per raggiungere tali obiettivi, l’istituzione inglese, diretta da Gabriele Finaldi, ha lanciato un concorso internazionale che ha individuato un team di architetti che fa capo allo studio Selldorf Architects. Il progetto di massima, il cui scopo è quello di “migliorare l’esperienza dei visitatori”, è già stato presentato.
“L’intero team di progettazione – ha spiegato Annabelle Selldorf, la fondatrice di Selldorf Architects – ha lavorato intensamente insieme alla National Gallery per sviluppare un progetto che celebra l’ambiente storico del museo, fornendo anche un’esperienza migliore, più accogliente e inclusiva per i visitatori. Lo sviluppo di un nuovo e veramente accessibile centro di ricerca, aperto a chiunque sia interessato a studiare e imparare di più sull’arte, così come l’apertura di nuovi spazi al piano terra e una maggiore luminosità dell’ala Sainsbury Wing sono esempi primari di questo nostro lavoro”.
“Il Covid – ha sottolineato il direttore della National Gallery, Gabriele Finaldi – ha avuto un impatto catastrofico sul settore delle arti e della cultura. Mentre ci muoviamo oltre la pandemia, è fondamentale che costruiamo sui nostri punti di forza e rispondiamo alle sfide. Alla base di queste proposte c’è il desiderio concreto di costruire le fondamenta del futuro del museo, consolidando il nostro ruolo come galleria d’arte della nazione britannica”. Finaldi ha quindi aggiunto: “Con milioni di visitatori ogni anno, è vitale per noi rendere i nostri edifici a prova di futuro e rinvigorire l’ambiente pubblico che li circonda”.
E’ la prima volta che vengono apportate modifiche all’ala Sainsbury, che occupa un posto leggendario nella storia dell’architettura moderna. Finaldi ha spiegato che l’intervento intende “sviluppare una visione architettonica e un approccio concettuale nuovo”.